Avventure in Erasmus: l’esperienza di Fiorella a Berlino!

Avventure in Erasmus: l’esperienza di Fiorella a Berlino!

Cosa avevo detto, giusto la settimana scorsa? La Germania è super gettonata per gli Erasmus! D’altro canto ammetto che se il mio tedesco non fosse stato tanto base quanto è (essenzialmente posso chiedere “come stai?”, ma con il rischio di non capire la risposta 😛 ), o se avessi trovato dei corsi in inglese, l’avrei considerata volentieri anche io. (Anche se poi alla fine sono contenta di essere finita in Lussemburgo!)

Ad ogni modo, oggi ho il piacere di ospitare sul blog Fiorella di “Cronache di Viaggi“, che ha studiato a Berlino dall’ottobre del 2011 al marzo del 2012. In Italia lei frequentava l’Università di Modena, in particolare il corso di laurea in Lingue e Culture Europee, mentre in Erasmus, come spesso accade, non era iscritta ad un preciso corso di laurea ma seguiva lezioni da vari corsi della “Philosophische Fakultät II” della Humboldt Universität zu Berlin.

Ed ora tenetevi forte… non solo ha studiato “tedesco come lingua straniera“, “grammatica tedesca” e “letteratura inglese“. Perchè fino a lì ok, nulla di strano. Ma ha frequentato anche “Chinesisch als Fremdsprache“, cioè “cinese come lingua straniera”… cioè cinese insegnato in tedesco! Ecco, dopo questo posso solo esprimere tutta la mia stima per il suo coraggio! Che poi ho letto il suo articolo con i consigli per imparare nuove lingue e devo dire che ha ragione: tutto sommato è un buon metodo per studiare due lingue in contemporanea!

Oggi ci racconta la sua esperienza!

Perché

1 – Perché hai deciso di partire per un’esperienza Erasmus? E come mai hai scelto proprio Berlino?

Era un’occasione che volevo assolutamente cogliere: per imparare meglio tedesco e inglese, ma soprattutto per mettermi alla prova. Volevo provare a staccarmi dal mio contesto di vita abituale e in cui stavo comoda per vedere come potevo cavarmela all’estero, da sola e dovendo arrangiarmi a comunicare con mezzi che ancora non padroneggiavo così bene. Berlino mi incuriosiva da tempo, ne avevo sentito molto parlare e volevo provare a viverci.

Panorama dal Duomo
Panorama dal Duomo

Prima di partire

2 – “Impacchettare” la propria vita e partire può essere difficile: che consigli daresti a chi sta partendo e deve preparare la valigia per stare 6 mesi a Berlino?

Consiglio a chiunque parta per un viaggio di qualche mese di viaggiare per quanto possibile leggeri e portare con sé solo lo stretto necessario. Se ti manca qualcosa puoi sempre trovarlo lì! Anzi, vuoi mettere il piacere di avere poi un capo di vestiario, un libro, un souvenir bello e utile che ti ricorderà qualche momento della tua vita lì? Dopo tanti viaggi mi sono resa conto di quanto sia importante avere con sé il giusto: poche cose essenziali e se vuoi qualcosina in più che ti faccia sentire a casa dove stai andando. Ma sempre meglio che doversi trascinare dietro chili e chili di valigie! Per viaggiare bene e in sicurezza ho messo insieme alcuni suggerimenti per fare il bagaglio da viaggio: poche semplici regole che aiutano a gestirlo al meglio!

3 – È stato difficile trovare un alloggio a Berlino? Che consigli daresti a chi lo sta cercando? Qual è la spesa media da mettere in conto ogni mese per l’affitto?

Non è stato difficile trovare un alloggio, ma questo perché gli studenti internazionali in genere vengono assistiti. Nel momento in cui si fa domanda di Erasmus è previsto che allo studente venga suggerita una sistemazione in studentato. E’ un’opzione molto conveniente, dato che l’affitto (comprese le spese) si aggira tra i 200-300€. L’unico altro costo che lo studente deve sostenere sono le spese di allacciamento alla rete wifi o l’acquisto di un router, poche decine di euro per un semestre.

Il consiglio che do è di propendere per questa opzione: in studentato si fanno molte amicizie, se c’è qualche problema si può sempre fare riferimento all’amministrazione. Si ha a disposizione o un mini appartamento tutto per sé o un appartamento condiviso (sono arredati già in modo minimal, ma con un giro all’Ikea si possono sistemare gli ultimi acquisti di utensili da cucina o addirittura recuperarli a poco prezzo da precedenti inquilini).

La vita da studente a Berlino

La zona di Mitte
La zona di Mitte

4 – Che ne pensi dell’università di Berlino? Come ti ci sei trovata?

Io frequentavo la Humboldt a Mitte. Mi sono trovata molto bene: l’università è rinomata ed è quasi un’attrazione turistica. Ha dei locali molto belli e monumentali. Come tutte le università tedesche, anche questa offre ottimi servizi per gli studenti: c’è la mensa a poco prezzo, una quantità di caffetterie (almeno una per facoltà) e una biblioteca centrale splendida (il Grimm Zentrum, vi consiglio una visita). Mi è piaciuto molto poter trovare un buon ambiente di studio e condivisione anche all’università. Va bene soprattutto per chi abita fuori dal centro e può così organizzarsi per rimanere nei paraggi.

5 – Hai avuto difficoltà con la lingua? Hai fatto dei corsi prima di partire o durante l’Erasmus?

Io ho studiato lingue straniere, anche se prima di partire avevo comunque difficoltà ad esprimermi in tedesco. Sono sincera, è stato uno shock i primi tempi constatare che avrei dovuto fare grossi sforzi per comunicare, ma ne è valsa davvero la pena! Questa e tante altre soddisfazioni mi ha regalato l’Erasmus! Ho imparato davvero tantissimo, forse più comunicando con le persone (alcune delle quali sono diventati amici che sento ancora a distanza di 7 anni) che non frequentando corsi di lingua in loco.

La Humboldt di Berlino Erasmus
La Humboldt di Berlino

6 – Come definiresti il costo della vita a Berlino? A parte l’affitto, che cifra dovrebbe tenere in conto ogni mese uno studente che volesse fare l’Erasmus lì?

Secondo me il costo della vita per uno studente a Berlino è relativamente più basso rispetto al livello medio italiano. Tieni conto che le tasse universitarie in Germania sono state abolite (come studente Erasmus molto probabilmente sarai comunque tenuto a pagarle all’università italiana), ma ci sono servizi molto convenienti che vengono dati agli studenti. Per esempio, io all’epoca ho pagato intorno ai 200€ e in cambio ho ottenuto un abbonamento completo dei mezzi di Berlino per un semestre intero! Per il resto secondo me molto dipende dal tenore di vita di ognuno: uscire a mangiare fuori può costare di più che non farsene in casa, ma a Berlino si può trovare ogni opzione possibile, dal ristorante alla baracchina dei würstel o del kebab. Si mangia anche bene, davvero 😉

Secondo me almeno un 300€ in più al mese vanno calcolati, ma ripeto ci sono molte variabili, a seconda della vita sociale che si fa. Uscire la sera in discoteca costa pochissimo se si va ai party Erasmus o nei locali giusti, in più ci sono molte attività gratis da poter fare (qui alcuni suggerimenti). Da studenti residenti poi è relativamente semplice trovare un’occupazione che faccia entrare in tasca qualche soldo, quindi direi di non preoccuparsi, ma anzi di approfittarne per scoprire Berlino e la Germania il più possibile!

7 – Come descriveresti lo stile di vita (i ritmi, i modi di fare, la cucina, la “vita notturna”…) a Berlino? È stato difficile adattarsi a tutte le novità?

A Berlino non si finisce mai di trovare qualcosa di nuovo: dovunque tu vada ci sarà sempre qualcosa che non avrai ancora visto, un locale che non avrai ancora provato. Vivere qui da studenti è l’ideale, perché non si hanno molti obblighi e la vita universitaria si può gestire in modo flessibile. Diverso secondo me sarebbe vivere lì da lavoratori. Consiglio di immergersi quanto più possibile nei ritmi della città, che, vi assicuro, conquistano! Se sai dove andare non è nemmeno vero che in Germania si mangia male, anzi! La capitale oltretutto è un crogiuolo di culture diverse, che portano con sé le rispettive tradizioni culinarie e permettono di gustare cibi buonissimi! Qui consiglio alcuni posti che secondo me vale la pena provare.

8 – Luoghi comuni sulla Germania: uno vero e uno falso secondo la tua esperienza?

Credo che sui luoghi comuni non si debba fare troppo affidamento, perché rischiano di creare dei pregiudizi. D’altra parte se questi esistono probabilmente hanno una loro ragione di essere! Più che luoghi comuni sulla Germania ne sento invece continuamente sui tedeschi: che bevono un sacco di birra (quello è un dato di fatto) e che sono freddi e distaccati. Sul secondo punto mi sento di dire che in generale sono sì meno calorosi di noi “gente mediterranea”, ma perché culturalmente hanno bisogno di tempo per dare fiducia alle persone. Possono volerci mesi, ma una volta che ti sei conquistato la loro fiducia avrai trovato amici per la vita.

Ricordi dell’Erasmus

La Konzerthaus di Gendarmenmarkt
La Konzerthaus di Gendarmenmarkt

9 – Qual è il ricordo più bello che hai dei mesi trascorsi a Berlino?

Mi ricordo delle gite che facevo con i miei amici Erasmus. Sono sempre rimasta in Germania, ma è stato un modo per imparare meglio la lingua e conoscere più a fondo il paese e i modi di fare delle persone.

10 – Qual è il luogo più bello o che più ti è rimasto nel cuore di Berlino?

Mi ha sempre affascinato la classicità di Gendarmenmarkt: una piazza con al centro un bellissimo teatro e ai lati due chiese quasi gemelle. Senza contare che lì intorno c’è la migliore cioccolateria di Berlino e il negozio della Ritter, dove puoi creare la tua personalissima cioccolata.

11 – Quali sono stati i 3 aspetti migliori dell’Erasmus a Berlino?

  1. La libertà di gestire la mia vita in Germania e scoprire ogni giorno qualcosa di interessante in città
  2. La soddisfazione di veder migliorare a piccoli passi il mio tedesco e poter comunicare sempre meglio
  3. L’aver conosciuto persone di tutto il mondo cui sono ancora legata e che ho rivisto in tempi e modi che mai avrei immaginato, sempre e comunque belli e indimenticabili

12 – E le 3 difficoltà più grandi che hai dovuto affrontare?

  1. Il dovermi ambientare in un contesto diverso, imparare a gestire la mia quotidianità in una grande città: fare la spesa, fare le cose di casa, orientarsi in giro per Berlino e molto altro
  2. Lo scontrarmi continuamente con le mie mancanze a livello linguistico. Ho fatto figuracce che ancora ricordo con un sorriso, momenti imbarazzanti che però mi hanno aiutato a imparare molto
  3. L’essermi ambientata così bene dall’aver provato un dispiacere enorme nel dover fare rientro e separarmi dal giro di amicizie che si era creato là. Non potevo immaginare che sarebbe stato solo il trampolino di lancio per molte altre trasferte!
Uno dei tanti ritorni a Berlino anni dopo
Uno dei tanti ritorni a Berlino anni dopo

Tiriamo le somme

13 – Consiglieresti Berlino per l’Erasmus? E se in futuro ne avessi occasione, sceglieresti Berlino per vivere?

Consiglio assolutamente Berlino per l’Erasmus e invito a scrivermi nel caso aveste domande più specifiche. E’ una città davvero internazionale, particolare e diversa da ogni altra in Germania. E’ stato bellissimo poterci passare un semestre in Erasmus, ma non so se mi ci troverei altrettanto bene a viverci. La vita lavorativa ha ritmi diversi e credo si faticherebbe a godere altrettanto intensamente della città come merita.

14 – Consiglieresti l’Erasmus in generale? Per quale ragione?

Eccome se lo consiglio! Per molte, moltissime ragioni! Come ti dicevo ho dedicato addirittura un articolo in proposito 😉

Beh, grazie infinite a Fiorella per aver voluto raccontarci della sua esperienza di Erasmus a Berlino! E ricordatevi di passare a leggere le sue “Cronache” 😉

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