
Avventure in Erasmus: l’esperienza di Maria Alessandra a Barcellona!
Finalmente il primo articolo di questo nuovo anno ed ho deciso di cominciare con una nuova intervista a tema Erasmus!
Dopo tanti racconti di avventure in terra tedesca, come quelle di Fiorella a Berlino o di Samanta a Saarbrücken, oggi torniamo in Spagna e nello specifico a Barcellona! A raccontarci la propria esperienza è Maria Alessandra del blog “Mondo low cost“, che ha preso parte ad una versione particolare del famoso programma di studio all’estero: l’Erasmus Traineeship!
Questo programma si differenzia dal più classico e noto periodo di studio all’estero perchè è pensato per permettere ai giovani, studenti o neolaureati, di prendere parte ad un tirocinio (sempre all’estero ovviamente) che può durare da un minimo di 2 ad un massimo di 12 mesi.
Nel caso di Maria Alessandra, lei stava frequentando il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità presso l’ Università degli Studi di Macerata. Nel secondo semestre dell’anno accademico 2017/2018 ha trascorso 3 mesi presso l’azienda “Comercial, eventos y productos sl“.
Ed ora, ecco la sua esperienza.
Cosa e perchè
1 – Molti non hanno mai neanche sentito parlare dell’Erasmus Traineeship, tu come sei venuta a sapere dell’esistenza di questo programma?
Ho conosciuto questo programma tramite la pagina Facebook dell’Informagiovani e ho approfondito i dettagli sul sito dell’università.
Maria Alessandra Pallotta davanti Casa Milà Tibidabo – Chiesa
2 – Perché hai deciso di partire per questa esperienza? E perché non un normale Erasmus?
Ho deciso di fare questa esperienza perché, secondo me, un tirocinio all’estero è fondamentale e offre l’opportunità di conoscere altre culture e mettersi alla prova.
3 – Come mai hai scelto proprio Barcellona? È stato difficile trovare il tirocinio “giusto” per te?
Ho trovato questa azienda rispondendo ad un loro annuncio di lavoro. Proponevano un tirocinio molto pratico e finalizzato all’acquisizione di competenze tecniche: per questo ho pensato di proporre questa azienda alla mia università.
Prima di partire
4 – “Impacchettare” la propria vita e partire può essere difficile: che consigli daresti a chi sta partendo e deve preparare la valigia per stare 6 mesi a Barcellona?
Barcellona è una città stupenda! Ho avuto la possibilità di lavorare in un bellissimo ambiente e di acquisire nuove competenze. Inoltre, nel tempo libero ci sono tante cose da fare, monumenti da visitare, molte iniziative culturali: impossibile annoiarsi!
5 – È stato difficile trovare un alloggio a Barcellona? Che consigli daresti a chi lo sta cercando? Qual è la spesa media da mettere in conto ogni mese per l’affitto?
Non appena ho saputo che potevo partire per questa fantastica esperienza, ho subito iniziato a cercare un alloggio dall’Italia (circa 5-6 mesi prima della partenza). Mi sono iscritta ai gruppi Facebook degli italiani residenti a Barcellona e da lì ho cominciato a muovermi, trovando un alloggio nel giro di due settimane circa. La spesa minima fissa per una singola è di circa 400 euro per l’affitto.
La vita a Barcellona

6 – Come ti sei trovata a Barcellona?
Sono stata benissimo, ho fatto amicizia con persone italiane e straniere. Nel tempo libero ho cercato di visitare i tanti monumenti e visitare tutti gli angoli della città anche se in 3 mesi non sono riuscita a visitarla tutta. Per questo spero di tornarci presto!
7 – Hai avuto difficoltà con la lingua? Hai fatto dei corsi prima di partire o durante il tirocinio?
Non ho avuto particolari difficoltà, tranne per il fatto che molte persone parlavano in Catalano, che è una lingua a tutti gli effetti. Sono partita con uno spagnolo livello B1 (ho il certificato DELE). Durante l’Erasmus ho fatto il corso online obbligatorio della mia Università.
8 – Come definiresti il costo della vita a Barcellona? A parte l’affitto, che cifra dovrebbe tenere in conto ogni mese chi volesse fare l’Erasmus o l’Erasmus Traineeship lì?
Barcellona è una città abbastanza cara. Per questo, una persona singola, all’affitto deve aggiungere almeno altri 300 euro.
9 – Come descriveresti lo stile di vita (i ritmi, i modi fare, la cucina, la “vita notturna”…) a Barcellona? È stato difficile adattarsi a tutte le novità?
È uno stile di vita più umano (molti negozi erano chiusi di domenica) e, allo stesso tempo, frizzante.
10 – Luoghi comuni su Barcellona: uno vero e uno falso secondo la tua esperienza?
Un luogo comune falso è che fare l’Erasmus a Barcellona vuol dire solo divertirsi: c’è anche il divertimento, ma si lavora bene e in contesti all’avanguardia. Altri luoghi comuni non mi vengono in mente!
Ricordi dell’Erasmus Traaineeship
11 – Qual è il ricordo più bello che hai dei mesi trascorsi a Barcellona?
Ho tanti bei ricordi legati a Barcellona, il più bello è il pranzo di Pasqua con alcune mie amiche.
12 – Qual è il luogo più bello o che più ti è rimasto nel cuore di Barcellona?
Anche in questo caso la scelta è difficile: mi sono piaciute molto sia la Cattedrale con le 13 oche di Sant’Eulalia sia il Tibidabo. Stupende anche la Sagrada Familia e Casa Milà.

13 – Quali sono stati i 3 aspetti migliori dell’esperienza a Barcellona?
Innanzitutto, in azienda ho acquisito delle competenze in ambito digital, settore che mi piace molto. Inoltre, nella residenza dove vivevo, ho imparato il rispetto delle altre culture e tradizioni culinarie. Infine, la lontananza ha rafforzato il legame con la mia famiglia ed i miei amici che erano in Italia.
14 – E le 3 difficoltà più grandi che hai dovuto affrontare?
La prima difficoltà era legata al fatto che molti negozi erano chiusi la domenica, perciò dovevo fare spesa quando uscivo dall’azienda o il sabato mattina. Inoltre, come ho già accennato, molti parlavano solo in Catalano e quindi, inizialmente, quando facevo la spesa avevo delle difficoltà a capire cosa dicevano i commessi dei negozi. Infine, all’inizio è stato molto utile usare Google Map: andavo in azienda a piedi per ammirare i tanti bei monumenti e senza quest’app mi sarei persa!
Tiriamo le somme
15 – Consiglieresti Barcellona per un Erasmus o un Erasmus Traineeship? E se in futuro ne avessi occasione, sceglieresti Barcellona per vivere?
Io ho fatto solo l’Erasmus Traineeship e lo consiglio a tutti gli universitari. Barcellona è una città dove si vive bene e ci tornerei volentieri.
16 – Consiglieresti l’Erasmus Traineeship in generale? Per quale ragione?
Consiglierei l’Erasmus Traineeship perché è una bella esperienza di vita e, personalmente, sono stata molto contenta dell’azienda che ho trovato perché ho svolto un tirocinio molto formativo
17 – Che consigli daresti in generale a chi sta cercando un possibile tirocinio per un Erasmus Traineeship?
A chi vuole fare l’Erasmus Traineeship consiglio di fare un tirocinio in linea con il proprio percorso di studi e di informarsi, prima di partire, cercando online notizie dagli studenti che sono già stati in quell’azienda.
Bene, io ringrazio Maria Alessandra per i suoi racconti e se volete saperne di più dei suoi viaggi e di molto altro, date un’occhiata al suo blog Mondo low cost!
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