Avventure in Erasmus: l’esperienza di Veronica a Koper!

Avventure in Erasmus: l’esperienza di Veronica a Koper!

Koper, chiamata in italiano Capodistria, è una citta della Slovenia. Ed è anche la meta che Veronica, studentessa del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Comunicazione Interculturale dell’Università degli Studi G. D’Annunzio di Pescara, ha scelto per il proprio Erasmus studio!

Veronica è anche una giovane youtuber ed una grande appassionata di esperienze Erasmus. Proprio per questo il suo canale YouTube, Veronica’s Wanderlust, è pieno di video in cui racconta le proprie avventure in Erasmus e non solo.

Oggi ho il piacere di ospitarla qui sul blog per parlare in dettaglio del suo Erasmus studio a Koper. Durante il secondo semestre dell’a.a. 2016-2017 Veronica ha infatti frequentato per 5 mesi i corsi offerti dalla Faculty of Humanities della University of Primorska. Ecco cosa ci racconta della propria esperienza!

Veronica Erasmus Slovenia

Perché

1 – Perché hai deciso di partire per un’esperienza Erasmus? E come mai hai scelto proprio Koper?

Ho sempre avuto un’innata voglia di viaggiare e conoscere diverse culture, quindi appena iniziata l’università ho sentito parlare di questo famigerato programma Erasmus ed ho subito iniziato a documentarmi su come fare domanda. Sembrava un sogno per me a quei tempi andare a studiare in un’altra università in Europa. Infatti ci sono rimasta malissimo quando non sono stata presa, ma poi un giorno, mentre ero in treno per tornare a casa, ho ricevuto una mail che mi diceva che qualcuno aveva rinunciato e di conseguenza ero subentrata io. È stato un momento indescrivibile, credo uno dei viaggi in treno più felici della mia vita!

Non so bene neanche io come mai ho scelto proprio Koper! Semplicemente ho scelto le 3 università che chiedevano un livello di inglese B1 perché al tempo non lo parlavo molto bene e non me la sentivo di scegliere un’università che chiedeva livelli troppo alti. Ma devo dire che questa scelta, fatta un po’ a caso, mi ha portata in una città inaspettatamente stupenda e perfetta per me in quel momento. Se potessi tornare indietro non cambierei questa scelta ma aggiungerei almeno un’università tedesca, perché avevo da poco iniziato a studiare tedesco. Pur essendo all’inizio, un Erasmus in un Paese germanofono sarebbe stata un’occasione imperdibile per studiare la lingua. Purtroppo a Koper non ho avuto la possibilità di frequentare lezioni di tedesco.

Prima di partire

2 – “Impacchettare” la propria vita e partire può essere difficile: che consigli daresti a chi sta partendo e deve preparare la valigia per stare 5 mesi a Koper?

Mettere la propria vita in delle valigie non è semplice, ma neanche così tanto difficile. Consiglio di portare l’essenziale sia per i mesi invernali che primaverili. Koper ha tantissimi negozi dove poter fare shopping low cost. Io fortunatamente ho viaggiato in treno e non è stato un problema il peso. Nel corso dei mesi poi ci sono stati vari scambi di pacchi visto che a Koper c’è il mare e quindi vai di costumi, teli mare e quant’altro oltre a pasta e viveri italiani. Anche se lì, essendo al confine con l’Italia, si trovavano facilmente molti prodotti italiani.

Per quanto riguarda la parte meno materiale io consiglio con tutto il cuore di partire senza aspettative. Io fino a qualche mese prima della partenza non sapevo neanche dove fosse la Slovenia! Inutile dire che tutto ciò che ho vissuto lì è stato inaspettatamente bello e questo secondo me è lo spirito giusto per partire per qualsiasi Erasmus.

Erasmus Koper

3 – È stato difficile trovare un alloggio a Koper? Che consigli daresti a chi lo sta cercando? Qual è la spesa media da mettere in conto ogni mese per l’affitto?

Ripensando alle prime due settimane mi viene un sorriso ma devo dire che allora non ero per niente in vena di sorridere. Io sono partita insieme ad un’altra ragazza del mio stesso corso e con lei avevamo deciso di andare a vedere con i nostri occhi le case che avevamo scelto prima di partire, alloggiando per i primi due giorni in ostello. Alla fine avevamo scelto un appartamento che sembrava quasi più un ostello, perché aveva stanze ed era diviso su due piani. Dopo aver lasciato la caparra e ci è stato detto che se avessimo deciso di lasciare la camera avremmo dovuto avvisare almeno un mese prima; altrimenti avremmo perso i soldi depositati. I primi giorni sono trascorsi normalmente, la casa era molto grande ed i coinquilini sembravano simpatici.

Ma per farla breve, dopo appena una settimana abbiamo deciso letteralmente di scappare da lì. Le cose avevano iniziato a farsi strane ed addirittura un ragazzo, che poi abbiamo scoperto aveva degli accordi con le proprietarie di casa, aveva minacciato la nostra coinquilina per farle lasciare la camera il più presto possibile. Lui ed il suo amico non rispettavano nessuna regola e portavano in casa chiunque. Ovviamente abbiamo segnalato ai ragazzi di ESN questo posto per non farci alloggiare più nessuno. Alla fine abbiamo trovato un appartamento piccolo ma super carino, che aveva addirittura un terrazzo, di proprietà di un signore che parlava anche italiano e a due passi dall’università. 

Io consiglio quindi di essere sempre cauti nella scelta della casa dove si dovrà vivere per 5 mesi. Dappertutto si possono trovare truffatori ma anche gente molto gentile che ti accoglie come se fossi un figlio. Un altro consiglio che mi sento di dare è di cercare, se possibile, una casa vicino all’università. A Koper è molto semplice perché la città non è così grande ed i prezzi in centro non sono esagerati. Io se non ricordo male pagavo circa 250€ al mese (tutto compreso) ed ero in pieno centro.

La vita da studente a Koper

4 – Che ne pensi dell’università di Koper? Come ti ci sei trovata?

Venendo dall’università di Pescara, quella di Koper mi è sembrata subito un paradiso, già a partire dall’architettura. Mi sono letteralmente innamorata del suo stile veneziano e ogni volta che attraversavo quella porta sembrava di vivere in un altro periodo storico. Ho amato anche il fatto che a lezione eravamo massimo 20 persone ed invece in Italia spesso non avevamo neanche il posto per sederci. Lì, essendo così pochi, ognuno era seguito benissimo, i professori erano alla mano e sempre disponibili per chiarire qualsiasi dubbio. Io fortunatamente avevo tutte le lezioni in inglese, però so che alcuni miei amici di Erasmus che frequentavano altre facoltà avevano lezioni in sloveno. Parlando con i professori sono però riusciti a trovare accordi anche per l’inglese senza molti problemi.

Veronica erasmus

5 – Hai avuto difficoltà con la lingua? Hai fatto dei corsi prima di partire o durante l’Erasmus?

A Koper si parla sloveno come prima lingua ed italiano come seconda. Quindi spesso parlavo anche italiano. Però devo dire che tutti parlavano inglese benissimo e non ho trovato nessuna difficoltà con la lingua. Prima di partire ho dovuto seguire solo un corso di inglese per certificare il mio livello B1 all’università ospitante. Purtroppo il corso di sloveno si è svolto solo nel primo semestre, quindi non ho avuto la possibilità di frequentarlo, ma vivendo lì ho imparato qualche parola che ricordo ancora oggi: dober dan significa buongiorno e hvala significa grazie.

6 – Come definiresti il costo della vita a Koper? A parte l’affitto, che cifra dovrebbe tenere in conto ogni mese uno studente che volesse fare l’Erasmus lì?

Il costo della vita a Koper è molto simile a quello in Italia in una città come Pescara, o anche leggermente più basso. Andavamo spesso al mercato di frutta e verdura vicino casa e nei supermercati i prezzi erano abbastanza convenienti. Anche il cinema era economico, ogni martedì c’era l’offerta a 2€ per un film.

Essendo passato un po’ di tempo non saprei dire con precisione, ma credo che 150/200€ al mese, per cibo e vita notturna, a Koper siano più che abbastanza. 

Festa erasmus

7 – Come descriveresti lo stile di vita (i ritmi, i modi di fare, la cucina, la “vita notturna”…) a Koper? È stato difficile adattarsi a tutte le novità? 

Lo stile di vita è molto simile a quello italiano, essendo al confine; non è stato un problema adattarsi. L’unica differenza è che la domenica è tutto chiuso, ma ci si abitua subito quando si può andare al mare invece di rinchiudersi nel centro commerciale.

Durante il primo mese frequentavamo spesso una discoteca che si trovava dentro al centro commerciale, poi ha chiuso e per un po’ di vita notturna bisognava spostarsi a Portorose. Il problema era che non c’erano molti autobus che collegavano le due città, anche se non molto distanti tra loro, quindi alla fine ci siamo andati solo 2 volte. Però fortunatamente i ragazzi di ESN organizzavano molti eventi nel centro giovanile e quindi non ci si annoiava mai.

8 – Luoghi comuni sulla Slovenia: uno vero e uno falso secondo la tua esperienza?

Parlano tutti italiano: FALSO! Dipende, lungo la costa e nell’Istria sì, ma se si va verso Lubiana no.

La Slovenia è piena di verde: VERO! La natura è sicuramente la parte più bella. Laghi, montagne, boschi, gole naturali e tanto altro. Se amate la natura la Slovenia sarà un paradiso per voi.

Natura Slovenia

Ricordi dell’Erasmus

9 – Qual è il ricordo più bello che hai dei mesi trascorsi a Koper?

Difficilissimo sceglierne solo uno. Direi quindi l’aver vissuto in un contesto interculturale e aver conosciuto persone da tutta Europa e non solo. Non scorderò mai quando cucinai tantissime lasagne per distribuirle ai miei vari amici; ne avevo consegnata una anche ad una ragazza cinese. Lei il giorno dopo mi invitò a cena e mi cucinò diversi piatti tradizionali cinesi con tanto di cerimonia del tè. Questo è stato sicuramente uno dei momenti più emozionanti, lo ricorderò sempre.

Cena_interculturale

10 – Qual è il luogo più bello o che più ti è rimasto nel cuore di Koper?

Mi emoziono ancora ripensando alle tantissime serate passate al porto, da sola o in compagnia, a guardare il tramonto. Una cosa così semplice ma che mi è rimasta nel cuore e ripensandoci mi manca da morire. Mi sedevo lì, tra gli scogli, e pensavo. Chiudevo gli occhi per assaporare meglio quel profumo di mare che non scorderò mai. In Italia vivo a 10 minuti dal mare e quello che potevo fare a Koper mi ricordava moltissimo casa.

11 – Quali sono stati i 3 aspetti migliori dell’Erasmus a Koper?

La compattezza della città, nel senso che si raggiungeva tutto a piedi con al massimo 20 minuti di camminata. La vicinanza del mare, che per me è stata la cosa più bella visto che non vivo senza. E poi i festival estivi che mi hanno fatta rimanere senza parole. Koper non è una grande città, ma in estate si popola di gente e ci sono eventi quasi ogni giorno!

Tramonto Koper

12 – E le 3 difficoltà più grandi che hai dovuto affrontare?

La prima difficoltà è stata quella di trovare casa. Che poi non si è rivelata una cosa così difficile, però non è stato neanche tanto semplice. Poi i trasporti: dopo le 21:00 se da Portorose non c’era nessun autobus per tornare a Koper ed il primo era alle 5 di mattina. Ed infine il fatto che a Koper in inverno/autunno non c’è assolutamente niente da fare: la città è deserta e la vita notturna non ne parliamo neanche.

Tiriamo le somme

13 – Consiglieresti Koper per l’Erasmus? E se in futuro ne avessi occasione, sceglieresti Koper per vivere?

La consiglierei, ma solo nel secondo semestre. Ho sentito ragazze che sono andate nel semestre invernale e non sono rimaste soddisfatte perché semplicemente non c’era niente da fare.

Sinceramente non sceglierei Koper per viverci, ma più per una vacanza. Per trovare lavoro la conoscenza dello sloveno è essenziale. Personalmente in questo momento ho altri obiettivi, ma considero Koper una città dove si può vivere serenamente. Se vi piace una città marittima, piccola ma funzionale, Koper fa proprio per voi.

Erasmus Slovenia

14 – Consiglieresti l’Erasmus in generale? Per quale ragione?

Ovviamente, senza neanche pensarci. Da quando ho finito l’Erasmus cerco di condividere il più possibile la mia esperienza e parlarne con chiunque e dovunque. I miei amici non ne possono più! È un’esperienza che ti fa crescere e ti cambia la vita. Mi sembra di essere diventata un’altra persona, più consapevole di cosa voglio fare nella mia vita, più sicura di me, più estroversa e meno timida. Ti porta ad essere consapevole di quanto sia bello vivere in un paese europeo e ti fa conoscere ciò che l’Europa ha da offrire. Non scorderò mai la domanda ricorrente del venerdì: domani che città visitiamo? Secondo me ognuno nella propria vita dovrebbe fare almeno un Erasmus, senza neanche stare a pensare ad un vero motivo. Appena tornati si capisce subito che è stata la scelta più giusta della propria vita.

Erasmus gita

Grazie infinite a Veronica per aver voluto condividere con così tanto entusiasmo la propria esperienza. Fra l’altro lei è una vera esperta di esperienze Erasmus, perchè quella in Slovenia per lei è stata solo la prima di tante! Se siete curiosi e volete saperne di più sul mondo Erasmus+, date un’occhiata al suo canale YouTube.

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