Visitare le isole Orcadi in 1 giorno
Quando ripenso al nostro viaggio in Scozia, non ho dubbi: le Orcadi sono state tra le tappe più belle ed affascinanti dell’intero percorso!
Questo arcipelago incredibile, che si trova a 16 km dalla costa scozzese, conta circa 70 isole, delle quali però soltanto 20 sono abitate. La loro storia è ricca ed interessante, la loro cultura piena di tradizioni e folklore. Non si può non rimanerne assolutamente stregati.
Anche se avevamo solo un giorno a disposizione per una gita in queste meravigliose isole, non siamo proprio riusciti a rinunciare. E così, cercando le varie possibilità, abbiamo trovato proprio quella che faceva al caso nostro: i “Day Tours” organizzati da John O’Groats Ferries!
Maxi Day Tour
Noi abbiamo scelto il Maxi Day Tour. Partenza alle 8:45 del mattino da John O’Groats e ritorno con l’ultimo traghetto della giornata, che parte da Burwick intorno alle 19. Abbiamo speso 65£ a testa, ma ci sono sconti per le famiglie ed i bambini pagano meno (trovate tutti i dettagli sul sito della John O’Groats Ferries). E comunque, possiamo dire in tuttà onestà che sono stati davvero soldi ben spesi.
Il pacchetto comprende la traversata in traghetto, che dura circa 40 minuti. Durante questo tempo, se arriverete presto, avrete la possibilità di stare seduti all’aperto e godervi il panorama, ammirando la costa del Caithness che si allontana. Noi all’andata non ci siamo riusciti, siamo stati tra gli ultimi a salire a bordo e così ci siamo dovuti accontentare di scendere sotto coperta. Ma tutto sommato è andata bene così, perchè il mare si è poi rivelato un po’ agitato e all’interno si stava meglio.
All’arrivo a Burwick si trova un pullman ad attendere il gruppo, pronto per partire alla scoperta dei luoghi più importanti dell’isola. L’autista, simpaticissimo, fa anche da guida, ed è sicuramente grazie a lui che il tour è davvero così riuscito. Durante il tragitto spiega tutto ciò che si vede, calcolando i tempi alla perfezione e riuscendo sempre ad incuriosire. Parla senza sosta, eppure non smette mai di essere interessante e non diventa mai noiso.
E così, lui che alle Orcadi ci è nato e cresciuto, durante tutta la giornata racconta storie della sua terra e tante curiosità sugli abitanti di questi luoghi e sulla loro vita. Dagli animali (alcuni veramente assurdi!) che si possono incontrare in questo piccolo pezzetto di mondo, ai tragici eventi della seconda Guerra Mondiale, dagli uomini del neolitico alla totale assenza di boschi o foreste, durante il tour si scoprono tantissime cose!
Le tappe della giornata
Le tappe di questo Maxi Day Tour sono:
- Churchill Barriers
- Kirkwall
- Stromness
- Skara Brae
- Ring of Brodgar
- Standing Stones of Stennes
- Italian Chapel
Ma vediamo più nel dettaglio!
Churchill Barriers
Una volta partiti, la prima cosa da vedere sono le Churchill Barriers, che collegano tra loro alcune delle isole e sulle quali passa la strada. Sono state costruite durante la seconda guerra mondiale per impedire ai sottomarini tedeschi l’accesso a Scapa Flow, che è la baia nel sud delle Orcadi.
È molto suggestivo passare su queste barriere mentre l’autista racconta la loro storia ed alcuni aneddoti interessanti, anche perchè ancora oggi sono visibili delle navi affondate che emergono in parte dall’acqua. In effetti, all’inizio della guerra vennero affondate alcune navi nella baia per creare degli ostacoli all’accesso degli U-Boot tedeschi. Quando però uno di essi riuscì comunque ad entrare e ad affondare una nave inglese, causando 833 vittime, si decise di costruire delle vere e proprie barriere.
Nel 1940 iniziarono dunque i lavori, che terminarono solo nel 1945, quando ormai la guerra si stava concludendo. La forza lavoro necessaria era tantissima, dal momento che queste barriere sono costituite alla base da gabbioni adagiati sul fondale e riempiti con un totale di circa 250.000 tonnellate di roccia frantumata, ricavata da una cava locale; su di essi sono stati poi ammassati circa 66.000 blocchi cubici di cemento da cinque o dieci tonnellate l’uno. E così, dal 1942 in poi, si iniziò a far lavorare i circa 1300 prigionieri di guerra italiani detenuti su Mainland.
Ufficialmente però non sarebbe stato possibile sfruttare dei progionieri di guerra per realizzare opere di scopo bellico. E così venne utilizzata la scusa che queste opere sarebbero servite come collegamento stradale tra le isole, funzione che in effetti hanno tutt’oggi.
Kirkwall
La prima vera sosta della giornata è a Kirkwall, che è la cittadina principale dell’arcipelago. Qui viene lasciato del tempo libero per visitarla in autonomia, dopo aver comunque ascoltato i vari suggerimenti dell’autista sul pullman.
Noi come prima cosa abbiamo deciso di visitare con calma la cattedrale St. Magnus e l’annesso cimitero. Pensate che si tratta della cattedrale più a nord di tutto il Regno Unito! Si tratta di un bell’esempio di architettura romanica e la sua costruzione è iniziata nel 1173, ma nei 3 secoli successivi sono state fatte tante aggiunte, introducendo anche degli elementi tipicamente gotici.
Dopo averla ammirata nel dettaglio, abbiamo deciso di visitare anche i resti del Bishop’s Palace e dell’Earl’s Palace, dato che l’ingresso di questo sito, che normalmente costa 5£ per gli adulti e 3£ per i bambini, era compreso nel nostro Explorer Pass (per info sull’Explorer Pass e altri consigli per un viaggio in Scozia in generale leggete qui).
Un’altra possibilità interessante, ma noi avevamo esaurito il tempo, è anche l’Orkney Museum, che racconta la storia di queste isole dai tempi preistorici ed espone anche alcune pietre dei Pitti.
Stromness
Per l’ora di pranzo si fa sosta nella cittadina di Stromness. A dire il vero lì non c’è praticamente niente. Si tratta più che altro di un porto, un tempo abbastanza importante, dove attraccano i traghetti che collegano le Orcadi a Scrabster, in Scozia, e che trasportano anche le auto. Se dunque decideste di dedicare più tempo alle Orcadi, potreste arrivare in auto proprio qui e magari usare la cittadina come base.
Ad ogni modo, se non avete il pranzo al sacco con voi, seguite i consigli dell’autista circa i posti in cui mangiare. Noi abbiamo fatto così e siamo rimasti più che soddisfatti. In particolare, abbiamo preso una zuppa di pesce davvero buona ed un fish & chips niente male!
Skara Brae: un vero insediamento neolitico
La sosta che io personalmente ho atteso, e poi apprezzato, più di tutte durante questa giornata alle Orcadi è stata quella a Skara Brae. Si tratta di un sito preistorico, un insediamento neolitico di circa 5000 anni fa che si è conservato eccezionalmente bene. Visitarlo è un vero viaggio nel tempo!
Una volta arrivati si visita un piccolo museo dove vengono mostrati alcuni reperti trovati durante gli scavi e spiegate le ipotesi e le scoperte fatte circa questo luogo così antico. Poi, usciti dal museo, si può entrare all’interno della ricostruzione, fedelissima, di una delle abitazioni. Al centro il posto per il fuoco, intorno i letti e gli scaffali di pietra. Una cosa incredibile!
C’è poi da fare una passeggiata che porta al sito vero e proprio. Nel punto in cui inizia, un cartello vi ricorda che “questa camminata vi porterà indietro nel tempo di 5000 anni al villaggio di Skara Brae”. La cosa più carina è che lungo il percorso ci sono delle pietre su cui sono incisi gli eventi più importanti della storia dell’umanità e queste pietre sono poste a distanze proporzionali alle distanze temporali che hanno separato tali eventi. Così se il primo uomo sulla luna e il primo uomo nello spazio sono a meno di un passo di distanza, bisogna invece camminare un bel po’ per arrivare alla caduta dell’impero romano, alla nascita di Cristo o alle piramidi di Giza.
Quando si arriva al villaggio è davvero suggestivo. Si cammina lungo un percorso attorno agli scavi di queste “abitazioni” e si resta senza parole: è davvero incredibile che un luogo del genere si sia conservato in questo modo! Io personalmente ero emozionatissima!
Skara Brae: che altro?
Nel biglietto è compresa anche la visita della “Skaill House”, la casa dello scopritore di Skara Brae, che però a noi non è sembrata nulla di imperdibile.
Se invece volete un’alternativa, sappiate che il sito si trova proprio davanti ad una meravigliosa spiaggia di sabbia chiara e ciottoli, che se non fosse per la temperatura sarebbe davvero invitante!
Noi comunque vi consigliamo di non rinunciare assolutamente a visitare Skara Brae. È forse il luogo che più ci ha emozionati delle Orcadi. Attenzione però perchè il biglietto per questo sito non è compreso nel “maxi day tour”, va acquistato sul posto. Ma se avete anche voi l’Explorer Pass ricordatevi che questo è uno dei siti inclusi!
Ring of Brodgar e Standing Stones of Stennes
Le tappe successive sono il Ring of Brodgar, il più grande cerchio di pietre della Scozia, e le Standing Stones of Stennes, delle altre enormi pietre erette che formano un cerchio molto più piccolo.
Nel primo caso viene dato il tempo di fare tutto il giro con calma, considerando che comunque ci vuole un po’ anche perchè non si può resistere alla tentazione di fermarsi a fare settantordicimila fotografie! Alle Standing Stones invece si rimane solo una decina di minuti, che sono comunque più che sufficienti.
Purtroppo il tour non si ferma a Maes Howe, un altro importante sito preistorico, ma ci si passa davanti con il pullman e l’autista racconta qualcosa anche di quest’altro luogo misterioso.
Tutta questa zona è costellata di siti risalenti al neolitico e di cui ancora oggi non si capisce con precisione l’utilità e il ruolo che rivestivano. In alcuni casi erano certamente legati alle sepolture, ma tanti sono gli aspetti ancora poco chiari. Comunque, il fascino di questi luoghi è indescrivibile e posso assicurarvi che visitarli è molto emozionante.
Italian Chapel
Dopo una brevissima sosta a Kirkwall lungo la via del ritorno, l’ultima tappa della giornata è l’Italian Chapel, cioè la “Cappella italiana”. Si tratta di una piccola cappella costruita da dei prigionieri di guerra italiani durante la seconda guerra mondiale.
Quegli stessi uomini che costruirono le Churchill Barriers, decisero anche di costruire questa piccola chiesetta, utilizzando soprattutto materiali “di riciclo” e lo stesso cemento che utilizzavano per le barriere. Davanti alla cappella si trova anche il monumento ai prigionieri di guerra italiani, cioè una scultura raffigurante San Giorgio che trafigge il drago. Anche questa è stata realizzata da uno dei prigionieri, che realizzò uno scheletro in filo spinato e poi lo ricoprì con del cemento.
Insomma, anche questo è un luogo con una storia molto intensa alle spalle e merita davvero la sosta. D’altro canto, tutti i luoghi visitati durante questo tour delle Orcadi sono incredibili e lasciano un segno indelebile nella memoria!
Altri tour giornalieri
Se il Maxi Day Tour vi sembra troppo lungo, perchè magari sapete già che per motivi di organizzazione non riuscireste ad essere al traghetto per le 8:30 del mattino o perchè preferireste tornare un po’ prima sulla “terraferma”, sappiate che John O’Groats Ferry propone anche un’alternativa.
Si tratta dell’Highlights Day Tour, che parte alle 10:30 e si conclude per le 18:00. È molto simile al Maxi Day Tour, quindi comunque un ottimo modo per avere un assaggio di queste strepitose isole che sono le Orcadi, però alcune soste sono più corte. Ad esempio a Kirkwall si sta soltanto un’ora. Ed inoltre non passa per Stromness, il che però a mio avviso non è una perdita terribile. Se vi interessa trovate in questa pagina le info con i costi, leggermente inferiori a quelli del Maxi Day Tour anche se davvero di pochissimo.
Se invece nel vostro viaggio arriverete solo fino ad Inverness e non più a nord, un’altra opzione è l’Inverness to Orkney Day Tour. Parte alle 7:15 dalla stazione dei pullman di Inverness e vi fa ritorno la sera alle 21:00, facendo sulle isole lo stesso giro dell’Highlights Day Tour. Trovate tutte le informazioni in questa pagina.
Disclaimer: questo post contiene diversi link al sito web della compagnia John O’Groats che organizza visite guidate delle isole Orcadi, pur non avendo noi percepito alcun compenso. Abbiamo viaggiato in autonomia, scelto questa opzione perchè era per noi la più comoda e abbiamo regolarmente pagato tutti i biglietti. Quelle riportate qui sono soltanto le nostre opinioni personali.
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bellissime, non ci sono mai stata, ma dal racconto e soprattutto dalle foto sembrano meravigliose, un posto fuori dal mondo. La Scozia è un paese incredibile, pieno di contrasti e con paesaggi stupendi. Mi hai incuriosito, andrò a leggermi con calma tutta la tua avventura scozzese.
Hai detto proprio bene, sono luoghi davvero fuori dal mondo! A me le Orcadi sono piaciute da morire, come tutta la Scozia d’altro canto… ci ho davvero lasciato un pezzo di cuore!
A volte anche un’escursione di un giorno riesce a far assaporare la bellezza dei luoghi. Mi hanno davvero affascinato leggendo il tuo racconto
Mi fa piacere che ti abbiano affascinato, sono delle isole davvero incredibili e sicuramente io a parole non sono capace di trasmettere tutta la loro bellezza!
Sembra un tour bellissimo. È possibile farlo anche in auto vero? Credo che avrei qualche problema con i bus e la sedia a rotelle
È un tour davvero molto bello, te lo confermo!
Loro organizzano solo con i pullman che io sappia, però se vai per conto tuo in auto secondo me te le godi ancora di più le Orcadi! I traghetti che portano le auto invece che da John O’Groats partono da Scrabster e arrivano a Stromness. Noi non lo abbiamo fatto solo per una questione di tempo, però se si ha abbastanza tempo da fermarsi almeno una notte lì secondo me ne vale la pena ed anzi si riesce a vedere anche molto di più!
Anche io sono stata in questo angolo remoto del mondo qualche anno fa! Il nostro giro è stato simile al vostro, con in più pernottamento in tenda al freddo e umido – in agosto – quest’ultima parte si poteva anche evitare!!
Beh dai, sarà stata comunque un’esperienza da ricordare! Io devo dire che sono stata soddisfatta anche senza dormire alle Orcadi, ma se potessi tornare lì domani stesso lo farei senza pensarci due volte!
Non sono stata alle Orcadi e mi hai fatto venire voglia di partire subito. Bellissime foto che rendono l’atmosfera descritta dal tuo articolo.
Grazie! Mi fa davvero piacere essere riuscita a trasmettere la bellezza di quelle isole… A noi sono piaciute tantissimo!