Tre giorni ad Edimburgo

Tre giorni ad Edimburgo

Al termine del nostro viaggio on the road in Scozia, siamo stati tre giorni ad Edimburgo, una città molto bella che vale sicuramente la pena visitare.

C’è da dire per prima cosa che in realtà agosto può essere il momento migliore o il peggiore in assoluto per visitare Edimburgo, a seconda dei gusti, per via dei vari festival che vi si tengono in questo mese. Noi che non siamo amanti della confusione abbiamo trovato la città decisamente troppo affollata, ma anche così ha il suo fascino e comunque offre sicuramente moltissimo.

Edimburgo - Scozia

Giorno 1 – 17 agosto 2017

Free Walking Tour

La mattina del primo giorno abbiamo cercato di prendere un po’ confidenza con la città. Per questo motivo abbiamo deciso di seguire uno dei vari free walking tour che partono dal centro. In particolare io ne avevo scelto e prenotato uno già da casa. Abbiamo quindi raggiunto il luogo dell’appuntamento, all’incirca a metà del Royal Mile.

Il tour è durato circa due ore e ci ha permesso di farci un’idea di Edimburgo e di come orientarci. Il meteo è stato miracolosamente clemente, con una giornata quasi “estiva” che ha sorpreso tutti, locali compresi! Il ragazzo che ci ha fatto da guida, simpaticissimo, ci ha spiegato la storia della sua città senza annoiarci e aggiungendo anche storie e leggende legate alla capitale scozzese.

Questa visita ci ha portati a percorrere una parte del Royal Mile e poi ad infilarci in alcune delle strade e stradine che lo attraversano, mostrandoci anche scorci molto belli della città. Abbiamo camminato parecchio, fermandoci anche al Grassmarket e concludendo con la visita del Greyfriars Kirkyard, il cimitero più famoso di Edimburgo. Lì ci è stata raccontata una pagina molto triste della storia della città, quella dei Covenanters. Abbiamo poi visto la tomba del poeta William McGonagall, il cui nome ricorderà sicuramente qualcosa a tutti i veri appassionati di Harry Potter!

Molto commovente anche la storia di Greyfriars Bobby, il cane del guardiano del cimitero, che avrebbe vegliato sulla tomba del suo padrone per molti anni. A lui è dedicata una lapide per ricordarne la fedeltà e poi anche una piccola statua.

The Elephant House

Alla fine del tour era ormai ora di pranzo e proprio nei pressi del cimitero dove la visita si è conclusa si trova “The Elephant House”, un locale diventato famoso per essere il posto dove è “nato” Harry Potter! Inizialmente ci siamo solo passati davanti per una foto veloce. Poi però ci siamo resi conto che era ora di mangiare qualcosa e già che eravamo lì…

Siamo entrati ed abbiamo dovuto fare un po’ di fila, ma io sono stata contentissima di mangiare lì. Dalle finestre della sala con i tavolini c’è una vista meravigliosa sul castello di Edimburgo e un po’ di riposo dopo la camminata ci voleva.

Su alcune pareti sono appesi tantissimi ritagli di giornale che parlano della Rowling e del luogo in cui ha scritto i primi libri della saga. I bagni invece sono interamente ricoperti di citazioni, di dediche e di ringraziamenti. Ce ne sono letteralmente ovunque, compresi lavandini e soffitti. A quanto pare i proprietari del locale alla fine si sono arresi e hanno smesso di cancellare queste scritte.

Edinburgh Castle

Dopo pranzo invece ci siamo avviati con calma al castello di Edimburgo, che volevamo visitare senza fretta.

Di sicuro questa è una tappa obbligata, ma proprio per questo motivo il posto era estremamente affollato. A dire il vero ci è piaciuto comunque moltissimo, però era così caotico che non siamo riusciti a godercelo davvero. Come nostro solito, anche qui abbiamo approfittato della visita guidata che parte ogni mezz’ora e che è stata abbastanza interessante.

Castello di Edimburgo

La parte del castello di Edimburgo che io ho apprezzato di più è stata sicuramente la St. Margaret’s Chapel, una cappella minuscola che è anche l’edificio più antico non solo del complesso ma dell’intera città, risalendo al 1124.

Ho apprezzato però anche la “Crown Room”, dove sono conservati i gioelli della Corona scozzese. Tra questi c’è la “Pietra del Destino”, sulla quale venivano incoronati i re scozzesi e che fu rubata dagli inglesi nel 1296 e restituita solo nel 1996.

A Luca invece sono piaciuti molto lo “Scottish National War Memorial”, in cui sono commemorati i caduti scozzesi dalla Prima Guerra Mondiale in poi, ed il “National War Museum of Scotland”, che narra la storia militare della Scozia e mostra armi ed uniformi.

Edimburgo

Royal Mile e Calton Hill

Una volta usciti dal castello è stato più che naturale iniziare a percorrere in discesa il Royal Mile, che è probabilmente la strada più famosa di Edimburgo oltre che, durante il Fringe Festivale, la più affollata, piena di artisti che si esibiscono.

Ci siamo fermati per visitare gli interni della St. Giles’ Cathedral, che la mattina avevamo visto solo da fuori e poi abbiamo proseguito. Ad un certo punto però abbiamo deviato e ci siamo diretti verso la Calton Hill, dove si trova il National Monument. Si tratta di un monumento che voleva imitare il Partenone di Atene, ma che non è mai stato terminato.

Tutt’intorno al National Monument c’è un bellissimo parco e così ci siamo stesi un po’ sull’erba godendoci l’ultimo sole del pomeriggio e rilassandoci un po’ dopo aver camminato per tutto il giorno.

National Monument - Edimburgo

Dopo un po’ di meritato riposo ci siamo rimessi in cammino. Scendendo dalla Calton Hill ci siamo diretti verso l’Holyrood Palace ed il moderno edificio del parlamento scozzese, nei quali però non siamo entrati perchè erano già chiusi. Li visiteremo sicuramente se mai torneremo ad Edimburgo.

Free Ghost Tour

Essendosi ormai fatta quasi l’ora di cena, abbiamo percorso in salita la parte finale del Royal Mile e abbiamo cercato un posto in cui mangiare con calma. Ci siamo poi avviati al punto di incontro dei Free Walking Tour, lo stesso della mattina, da cui è partito il “Ghost Tour” che avevamo prenotato.

Abbiamo fatto così un’altra passeggiata in città, ma questa volta di notte ed accompagnati da una guida che ci ha raccontato tutte le leggende più inquietanti di Edimburgo, popolate soprattutto di fantasmi ed omicidi. Anche questa passeggiata si è conclusa nel Greyfriars Kirkyard, che di notte assume ovviamente un aspetto piuttosto tetro!

Avendo scoperto nel pomeriggio che qui si trova anche la tomba di un certo Thomas Riddell, abbiamo chiesto alla guida di indicarcela. Ci siamo così avviati seguendo le sue indicazioni, però dopo un po’ ci siamo arresi: nel buio totale, in una zona completamente deserta del cimitero, cercando la tomba di Lord Voldemort… Non ci sentivamo esattamente a nostro agio.

Giorno 2 – 18 agosto 2017

Rosslyn Chapel

Per il nostro secondo giorno ad Edimburgo avevamo varie possibilità. Avevamo pensato ad esempio di tornare all’Holyrood Palace e visitarne gli interni o di fare una passeggiata a Leith, la zona portuale della città.

Alla fine però io non ho voluto rinunciare alla visita della Rosslyn Chapel e così Luca mi ha accontentata. Si tratta della cappella resa famosissima dal film “Il codice da Vinci”, che si trova nel paesino di Roslin, a pochi chilometri da Edimburgo.

Avevamo pensato di visitarla prima di riconsegnare la macchina nel nostro ultimo giorno “on the road“, ma non avevamo avuto abbastanza tempo. Così abbiamo preso l’autobus 37 dal centro della città e le abbiamo dedicato l’intera mattinata.

Ne è assolutamente valsa la pena, perchè si tratta di un luogo incredibile. Gli interni, che purtroppo non è possibile fotografare, sono arricchiti da decorazioni meravigliose. Anche qui abbiamo potuto ascoltare le spiegazioni di una guida e poi visitare con calma tutta la cappella e la cripta sottostante. Ci è piaciuta moltissimo.

Rosslyn Chapel

National Gallery of Scotland

Nel pomeriggio invece, dopo essere tornati in città, ci siamo dedicati alla visita della National Gallery of Scotland, che è probabilmente la più importante galleria d’arte di Edimburgo.

In questa splendida piancoteca sono custodite opere di tanti pittori importantissimi, tra i quali i più famosi sono forse Raffaello, Tiziano, Rembrandt e Vermeer. La cosa incredibile è che l’esposizione permanente è gratuita per tutti!

Io ci tenevo anche in particolare a vedere la statua delle “Tre Grazie” di Canova, ma sono rimasta piuttosto delusa. Viene infatti esposta lì solo in alcuni periodi, alternati con quelli in cui è esposta in un museo di Londra. Una volta arrivati al museo, non trovandola, ho chiesto informazioni e mi è stato detto che non tornerà in Scozia fino al 2020. La mia solita fortuna.

L’ultima cena scozzese ed il mancato Military Tattoo

Dopo tanti quadri, abbiamo deciso di fare una passeggiata dirigendoci verso St. Andrews Square, in una zona del centro città in cui non eravamo ancora stati.

Non è mancata ovviamente la breve sosta di rito all’Hard Rock Cafe, dove io ho comprato la maglietta da aggiungere alla mia collezione e Luca la spilletta per la sua.

Per la nostra ultima cena in Scozia abbiamo poi deciso che avremmo dovuto assolutamente mangiare cibo scozzese e così ci siamo diretti all’Arcade Pub, famoso per l’haggis. È stata un’ottima cena, anche se alcuni dei piatti proposti ci attiravano così tanto che abbiamo finito per prendere solo la versione “antipasto” dell’haggis e non la portata principale.

Mentre mangiavamo, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con una coppia di americani seduti accanto a noi ed è venuto fuori che la sera prima erano riusciti a trovare i biglietti per vedere il Military Tattoo semplicemente andando all’ufficio vendite e chiedendo se c’erano state delle rinunce.

Dopo cena quindi abbiamo deciso di tentare anche noi, ma purtroppo non siamo stati così fortunati. D’altro canto abbiamo scoperto che questo spettacolo sarebbe potuto essere interessante solo poco tempo prima di partire, verso la fine di luglio, quando ormai i biglietti erano esauriti o avevano prezzi per noi inaccessibili.

In fondo comunque è andata bene così, perchè eravamo davvero stanchissimi e prima di dormire dovevamo anche preparare i bagagli per la partenza il giorno successivo!

Giorno 3 – 19 agosto 2017

Scottish National Gallery of Modern Art

Avendo il volo di ritorno nel pomeriggio, avevamo a disposizione solo la mattinata per visitare ancora qualcosa. Abbiamo così scelto di rimanere nella zona del b&b e abbiamo percorso con calma un tratto del percorso pedonale che segue il Water of Leith, il fiume di Edimburgo. È stato davvero bello, perchè ci si ritrova a camminare in un mondo a parte, circondati dalla natura e lontani dal traffico e dai rumori della città.

La passeggiata ci ha portati fino alla Scottish National Gallery of Modern Art, una galleria d’arte moderna che ospita opere di artisti importanti come Picasso, Braque, Matisse, Mondrian ed Andy Warhol. Anche questo museo è del tutto gratuito ed abbiamo avuto tutto il tempo di visitarlo con calma ed apprezzarlo, pur non essendo grandi appassionati di arte moderna e contemporanea.

Alla fine siamo tornati al b&b a recuperare le valigie ed abbiamo preso l’autobus per l’aeroporto, pieni di malinconia per la fine del viaggio ma assolutamente felicissimi per tutte le belle avventure dei 15 giorni appena trascorsi!

**4 settembre 2017**

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