Via Sacra, la salita al Monte Cavo tra i Castelli Romani

Via Sacra, la salita al Monte Cavo tra i Castelli Romani

Fra i tanti percorsi particolari e ricchi di storia di cui è pieno il Lazio, ce ne è uno non troppo distante da Roma, tra i Castelli Romani, che ha un fascino un po’ insolito. Si tratta della Via Sacra, una bellissima via basolata di epoca romana che sale sulla cima del Monte Cavo. Oggi è famosa soprattutto per il punto panoramico al quale conduce, chiamato Occhialone, da cui si gode di un panorama suggestivo che abbraccia contemporaneamente i due laghi della zona, quello di Albano e quello di Nemi.

Laghi di Nemi e Albano
Il colpo d’occhio sui due laghi: a sinistra Nemi, a destra Albano

La Via Sacra e il Monte Cavo attraverso i secoli

Per chi non fosse della zona, premetto che i Castelli Romani sono un gruppo di paesi e cittadine a sud di Roma, nell’area dei Colli Albani, di cui il Monte Cavo è una delle “cime” più alte. Questo piccolo monte dalla caratteristica forma conica, che raggiunge i 950 m s.l.m., è stato da sempre considerato sacro. Prima dalle popolazioni preromane, poi dai romani stessi.

Questo monte era così importante perchè sulla sua cima sorgeva il tempio di Giove Laziale. Ogni anno, presso il tempio, si tenevano le Feriae latinae, grandi celebrazioni in onore di questa divinità, particolarmente importante nel Lazio. La strada che risaliva il monte per raggiungere questo luogo sacro prese quindi proprio il nome di Via Sacra. E questa stessa strada era percorsa anche dai generali vittoriosi che celebravano il proprio trionfo: per questa ragione era anche nota come via trionfale.

Il tempio di Giove Laziale fu però sostituito nel Medioevo da un eremo dedicato a San Pietro. Questo in seguito divenne un monastero e in tempi più moderni perfino un albergo, dove pare abbiano soggiornato anche vari personaggi importanti.

Oggi il Monte Cavo è un importante centro di trasmissione radio-televisiva. E di fatto sulla sua cima si trovano essenzialmente solo antenne, ripetitori e tralicci vari. Insomma, questo piccolo monte è cambiato moltissimo nei secoli. La cosa curiosa e affascinante è che invece la Via Sacra non è cambiata quasi per niente, rimanendo anzi estremamente ben conservata per lunghi tratti.

Via Sacra al Monte Cavo

La nostra passeggiata alla scoperta della Via Sacra

Da un po’ di tempo volevamo fare questa escursione e così alla prima occasione utile dopo la quarantena dovuta al COVID-19, sfruttando un bel sabato di sole, abbiamo preso la macchina e raggiunto quello che avevamo individuato come un buon punto di partenza, cercando un po’ online qualche suggerimento e indicazione.

Una volta lasciata la macchina, sul bordo di una stretta strada carrabile che risale il Monte Cavo incrociando la Via Sacra, ci siamo incamminati. Il percorso ci è sembrato da subito molto suggestivo. I basoli, cioè le pietre di origine vulcanica con cui la via fu lastricata dai romani, sono ancora perfettamente conservati. Non è difficile sentirsi catapultati in un’epoca lontana, nè immaginare come doveva essere un tempo. Ma a rendere l’atmosfera quasi irreale, fiabesca, è il fatto che la strada si snoda all’interno del bosco. Per tutto il tempo quindi abbiamo camminato circondati dal verde dei castagni, apprezzando profondamente la tranquillità che ci avvolgeva.

All’improvviso mentre camminavamo abbiamo sentito dei rumori. Tra gli alberi, a meno di un paio di metri da noi, c’era un cinghiale che passeggiava tranquillo, senza fare troppo caso alla nostra presenza. Ci siamo fissati per un po’, poi lui ha deciso che non gli interessavamo molto (meglio così!) ed abbiamo proseguito ognuno per la propria strada, noi lungo il sentiero e lui addentrandosi nel bosco.

cinghiale

Dopo circa 1 km e mezzo di cammino abbiamo raggiunto il punto in cui la strada sterrata che sale da Rocca di Papa si immette sulla Via Sacra, segnato da un cartello di benvenuto e da una grossa statua di quella che abbiamo interpretato come la testa di un cinghiale, forse suggestionati dall’incontro avuto poco prima (ma chissà che cosa dovrebbe rappresentare in realtà). Da lì ancora circa 500 metri ed abbiamo raggiunto il famoso Occhialone, il punto panoramico da cui si ammirano in un colpo solo sia sulla destra il lago di Albano, che sulla sinistra il più piccolo lago di Nemi. E lì ci siamo fermati, abbiamo scattato qualche foto, ma soprattutto abbiamo pranzato mangiando un bel pezzo di pizza bianca e godendoci il panorama.

panorama_Occhialone

Abbiamo poi provato anche a proseguire. Volevamo arrivare in cima. Poco oltre l’Occhialone però la via termina con un cancello verde che la separa dalla strada asfaltata. Da lì, se si cerca di continuare, ci si ritrova solo a camminare tra piccoli edifici militari pieni di antenne, per cui abbiamo lasciato perdere e siamo tornati indietro, ripercorrendo la Via Sacra in discesa fino alla nostra macchina.

Dato che l’escursione comunque non era durata molto, lungo la via del ritorno abbiamo deciso di fermarci a Castel Gandolfo, per goderci ancora un po’ il bel tempo con una passeggiata lungo la riva del lago. Fra l’altro, da lì si vede bene il Monte Cavo, dal quale noi eravamo appena ridiscesi. Ed un bel gelato e una coppa di fragole, seduti ad un tavolino con vista sul lago, sono stati il modo perfetto per concludere la nostra gita.

Monte_Cavo
Il Monte Cavo visto da Castel Gandolfo

Informazioni utili per percorrere la Via Sacra

Reperire informazioni precise su come raggiungere l’inizio della Via Sacra, e soprattutto su dove lasciare la macchina una volta lì, non è stato immediato. Ho dovuto cercare un po’ per mettere insieme i pezzi, quindi ho pensato di raccogliere qui qualche informazione utile.

Percorsi possibili e come arrivare

Per prima cosa va detto che ci sono più percorsi possibili, in particolare direi che ce ne sono due principali. Uno è quello vero e proprio della Via Sacra, che sale al Monte Cavo dal lato di Ariccia e dei laghi. Ma è anche possibile partire dal versante opposto, dal paese di Rocca di Papa, percorrendo un sentiero sterrato che si innesta sulla Via Sacra quando questa è ormai quasi in cima.

Opzione 1 (arrivo in auto) – la Via Sacra partendo dall’intersezione con via Scalette

È l’opzione che abbiamo scelto noi, perchè è quella che consente di percorrere il tratto meglio conservato della Via Sacra, però occorre arrivare in macchina.

Venendo da Roma e percorrendo la via dei Laghi (SP217), bisogna svoltare a sinistra alla rotonda su cui si affaccia il Ristorante dei Laghi – La Parisiana. A quel punto si prosegue per circa 1 km e poi sulla destra si trova una strada che è indicata su Google Maps come via Scalette. Questa strada è asfaltata, ma molto stretta e in condizioni non molto buone. Ci passa una sola macchina alla volta e quando ci siamo stati noi c’erano molti ciclisti, quindi occorre procedere con grande cautela.

Inizio  Via Sacra

Via Scalette incrocia, dopo circa 1 km o poco più, proprio la Via Sacra, il cui accesso sulla sinistra, dove la via sale ed è più larga, è impedito alle macchine da un cancello verde. Sulla destra invece la via scende verso la via dei Laghi. Ho segnato in rosso il punto dell’intersezione fra via Scalette e la Via Sacra nella mappa qui sotto. Le coordinate da impostare su Google Maps, se volete mettere il navigatore, sono: 41.74656, 12.70582.

Si riesce abbastanza facilmente a lasciare la macchina lungo la strada asfaltata, in uno dei punti in cui si allarga un po’ di più.

Opzione 2 (arrivo in auto) – la Via Sacra partendo dalla via dei Laghi

Questo percorso non ha un inizio ben definito. Ci sono più punti sulla via dei Laghi da cui partono dei sentieri sterrati che salgono verso il Monte Cavo. Questi sentieri in qualche modo si riuniscono in ciò che rimane di quel tratto della Via Sacra, che in questa porzione non si è conservata molto bene. Il problema nello scegliere uno di questi accessi è però dove lasciare l’auto. Sulla via dei Laghi non si può parcheggiare. Anche per questa ragione noi abbiamo preferito la prima opzione.

Ad ogni modo su Google Maps, pur non essendo esplicitamente indicata, la Via Sacra è stata tutta inserita nella funzione street view e “appare” quando si usa l’omino giallo. Con questa funzione viene mostrata solo una delle diramazioni che scendono fino alla via dei Laghi. In realtà ci sono anche altri sentieri, ma l’immagine sotto rende almeno l’idea.

Via_Sacra_Google_Maps
In azzurro la Via Sacra, la freccia in basso indica l’intersezione tra uno dei sentieri in cui si dirama e la via dei Laghi

Opzione 3 (arrivo in auto o con i mezzi pubblici) – la Via Sacra partendo da Rocca di Papa

C’è anche la possibilità di raggiungere la cima del Monte Cavo partendo da Rocca di Papa. In questo caso si percorrerà però solo un breve tratto dell’antica via romana, quello finale, mentre tutta la prima parte sarà su un sentiero sterrato. Il punto in cui questo percorso si congiunge con la Via Sacra è segnato da un cartello e dalla grossa statua che noi abbiamo arbitrariamente deciso rappresenti una testa di cinghiale.

Statua_cinghiale Via Sacra

Il lato positivo in questo caso è rappresentato dal fatto che si può arrivare anche con i mezzi pubblici. Sarà infatti sufficiente raggiungere il paese di Rocca di Papa e poi da lì raggiungere a piedi l’inizio del sentiero. Ho segnato anche questo punto (in giallo) nella mappa incorporata sopra, ma per chi volesse inserire le coordinate nel navigatore esse sono: 41.75698, 12.71043.

 Via Sacra Rocca di Papa
In azzurro la Via Sacra, la freccia più in alto indica l’inizio del sentiero sterrato che poi si congiunge con la Via Sacra nel suo tratto finale

Difficoltà del sentiero e abbigliamento consigliato

Il percorso che abbiamo fatto noi non è lungo, nè presenta grandi difficoltà, nè è particolarmente faticoso. Per la maggior parte l’antica strada romana si è conservata davvero bene, quindi si cammina su una via lastricata. Solo in alcuni punti non è più in buone condizioni, in un paio è anche molto sconnessa. Nulla di difficile, ma è per via di questi (brevi) tratti che consiglierei onestamente di percorrerla con le scarpe adatte, se non da trekking per lo meno delle scarpe chiuse, o comunque adatte a camminare su un terreno di questo tipo. Insomma, sconsiglio di fare questa passeggiata con le infradito.

Via Sacra al Monte Cavo
Un tratto in cui la Via Sacra è un po’ dissestata

La porzione di sentiero da percorrere per raggiungere la Via Sacra da Rocca di Papa è invece del tutto sterrata, quindi si cammina sulla strada lastricata solo nell’ultimo breve tratto, dalla statua del cinghiale (?) in poi. Non credo sinceramente che quel sentiero presenti particolari difficoltà, ma noi non lo abbiamo percorso quindi non posso parlare per esperienza.

Se invece si decide di percorrere anche il tratto della Via Sacra che scende fino alla via dei Laghi, basta dare un’occhiata con la funzione street view di Google Maps per vedere che la strada romana in quella porzione è conservata meno bene e che ad un certo punto scompare per lasciar spazio appunto al sentiero sterrato che si dirama in più direzioni per poi raggiungere in più punti la via dei Laghi. Noi abbiamo notato comunque che vari ciclisti in mountain bike scedevano per di là o al contrario salivano da lì.

Lunghezza e durata del percorso

Il tratto della Via Sacra che abbiamo percorso noi è lungo circa un paio di km. Quindi il percorso totale nel nostro caso è stato di più o meno 4 km.

Noi siamo camminatori molto molto lenti. Ma davvero tanto. Facciamo molte pause, un po’ per riprendere fiato dato che ultimamente non siamo proprio in forma smagliante, ma soprattutto per goderci il posto e scattare fotografie. Premesso questo, e considerato anche che abbiamo fatto una sosta abbastanza lunga al punto panoramico per mangiare, ci abbiamo impiegato in totale circa 2 ore a salire e poi scendere. Onestamente, sono certa che si possa fare in molto meno tempo, ma per noi è stato piacevole così.

Via_Sacra_percorso
A sinistra, il nostro percorso.
A destra, il cartello di benvenuto nell’area archeo-naturalistica della Via Sacra.

Per quanto riguarda le altre varianti del percorso, quella che parte dalla via dei Laghi e quella che parte da Rocca di Papa, chiaramente la lunghezza dipende da dove si parte. Quanto alla durata, non avendo provato quelle alternative non saprei davvero fare una stima.

Vedere il panorama dall’Occhialone senza camminare

Come ho già detto, il percorso non è lungo, nè presenta grandi difficoltà, nè è particolarmente faticoso. Ma non a tutti piace camminare, o non tutti possono farlo agevolmente, specialmente su un sentiero di questo tipo. In tal caso, se si vuole comunque ammirare il famoso panorama, si può considerare di arrivare con la macchina fino in cima al monte, percorrendo proprio la strada che su Google Maps è indicata come via Scalette. Come detto sopra, occorre fare attenzione, perchè è una strada asfaltata ma certo non in condizioni perfette. Per di più ha una sola carreggiata, quindi bisogna accostarsi un po’ dove c’è spazio quando arriva una macchina nell’altra direzione.

Una volta arrivati quasi in cima c’è una curva stretta verso destra, in corrispondenza della quale si trova il cancello verde che dà accesso alla Via Sacra. Basta a quel punto percorrere pochi metri a piedi, in discesa, per arrivare all’Occhialone e ammirare il panorama senza aver fatto la minima fatica.

Lago Albano

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