Visitare il complesso di Sant’Agnese e il mausoleo di Santa Costanza a Roma

Visitare il complesso di Sant’Agnese e il mausoleo di Santa Costanza a Roma

Il complesso monumentale di Sant’Agnese fuori le mura, a Roma, comprende non solo la basilica di Sant’Agnese, ma anche le omonime catacombe, la basilica costantiniana e, soprattutto, il mausoleo di Santa Costanza, famoso per la pianta circolare e gettonatissimo per la celebrazione di matrimoni.

Si tratta insomma di un vero gioiello, spesso ignorato dai turisti anche perchè, trovandosi fuori dal centro storico, non si inserisce facilmente negli itinerari di pochi giorni nella capitale. La visita vale però veramente la pena. Come accade spesso in questa città, ci si ritrova letteralmente a viaggiare attraverso secoli di storia, ammirando allo stesso tempo capolavori eccezionali. E pur trovandosi proprio lungo la via Nomentana, una delle principali arterie del traffico di Roma, il complesso è in qualche modo immerso nella tranquillità e pieno di verde. Un luogo veramente speciale.

La storia di Sant’Agnese, la più giovane martire di Roma

Sant’Agnese è nota come la più giovane martire di Roma. Subì infatti il martirio ad appena 12 anni, durante le persecuzioni dei cristiani nel III secolo, forse sotto Diocleziano (le più spietate) o sotto Decio o Valeriano. Le fonti ufficiali su di lei in realtà sono un po’ incerte, a volte anche contrastanti. Secondo la tradizione però si trattava di una ragazzina che, volendo testimoniare la propria fede cristiana, aveva fatto voto di castità. Per questa ragione aveva rifiutato il figlio del prefetto di Roma. Quest’ultimo dunque volle punirla imponendole di divenire una vestale, sacerdotessa dedita al culto della dea Vesta. Lei chiaramente, in quanto cristiana, rifiutò. Venne allora fatta chiudere in un postribolo, i cui frequentatori però non ebbero il coraggio di toccarla. Solo un uomo ci provò, ma fu accecato da un angelo e non riuscì quindi nell’intento.

Secondo alcune fonti la giovane Agnese fu poi condannata al rogo, mentre secondo altre fu uccisa con una spada che la decapitò o le tagliò la gola. Sempre presente però nella tradizione è il rimando ai lunghi capelli, cresciuti parrebbe per miracolo, con cui la santa coprì il proprio corpo nudo.

A Roma ci sono ben due chiese dedicate a questa santa. La più nota è probabilmente Sant’Agnese in Agone, progettata da Francesco Borromini. Questa chiesa si trova a piazza Navona, piazza che ricalca lo spazio dove un tempo si trovava lo stadio di Diocleziano, luogo in cui la giovane ragazza fu martirizzata. Notevolmente più antica è invece la basilica di Sant’Agnese fuori le mura, edificata direttamente sopra la tomba della martire.

Basilica di Sant'Agnese fuori le mura - mosaico

Cosa vedere nel complesso di Sant’Agnese

La basilica di Sant’Agnese fuori le mura

La basilica di Sant’Agnese fuori le mura fu fatta edificare nella prima metà del VII secolo da Papa Onorio I, che volle far costruire la nuova chiesa proprio sopra la tomba della santa. Poichè la giovane martire era stata sepolta nel primo piano delle catacombe, si decise di realizzare una basilica seminterrata. Originariamente si accedeva perciò dall’alto. L’ingresso consentiva di entrare nel matroneo e da lì, attraverso una scala, si scendeva all’interno della chiesa, scavata di fatto all’interno del primo piano delle catacombe, così che il pavimento fosse al livello della tomba della santa.

Molto tempo dopo, nel XVII secolo, il cardinale Ottaviano de’ Medici fece sbancare un lato della collina nella quale la chiesa si trovava immersa. Creò in questo modo l’attuale ingresso al livello inferiore e fece murare l’antico accesso al matroneo, ancora visibile nella facciata odierna.

L’interno della basilica ha subito nel tempo molte trasformazioni, ma ancora oggi ciò che colpisce di più è, secondo me, il bellissimo mosaico del catino absidale. Si tratta di un mosaico molto antico, realizzato nel medesimo periodo in cui fu edificata la chiesa stessa, che su uno sfondo dorato di evidente influenza bizantina vede rappresentata Sant’Agnese, al centro, e i Papi Onorio e Simmaco. Il primo aveva infatti il merito di aver fatto edificare la basilica e per questo nel mosaico è rappresentato mentre tiene in mano un modellino dell’edificio. Il secondo invece aveva fatto ristrutturare la basilica costantiniana di cui oggi rimangono soltanto dei ruderi (e della quale parleremo dopo).

Se volete godere di una vista privilegiata sul mosaico e sulla chiesa in generale, vi consiglio caldamente di partecipare a una visita guidata. In quel caso è infatti possibile, accompagnati dalla guida, accedere al matroneo e ammirare così la basilica dall’alto.

Basilica di Sant'Agnese fuori le mura

Le catacombe di Sant’Agnese

Come detto già sopra, la giovane Agnese subì il martirio nel III secolo, durante le persecuzioni dei cristiani. Fu allora seppellita nella galleria al primo piano di un cimitero ipogeo già esistente, sulla via Nomentana. Nei secoli successivi il cimitero fu ampliato molto, articolandosi su 3 livelli, ma ci sono molti indizi che fanno supporre chiaramente che la prima regio (questa catacomba è convenzionalmente divisa in 4 regiones), quella in cui fu sepolta la santa, sia la porzione più antica. Ad esempio la tipologia architettonica delle tombe, le iscrizioni ritrovate, ma anche il fatto che le gallerie fossero meno “affollate”: in quelle scavate nel IV secolo c’è meno spazio fra un loculo e l’altro.

Per lungo tempo queste catacombe furono dimenticate. Solo nel XVI secolo furono riscoperte ed esplorate, in particolare ad opera di un frate domenicano. Nel Settecento una porzione in particolare di questo complesso cimiteriale, la seconda regio, fu pesantemente danneggiata dai trafugatori alla ricerca di reliquie e altri oggetti di valore. Seguirono nell’Ottocento i primi veri scavi archeologici. Furono guidati da Mariano Armellini, al quale si deve la suddivisione delle catacombe in quattro regiones.

Solo una piccola porzione è oggi visitabile, anche perchè è particolarmente complesso e oneroso mantere in sicurezza i percorsi all’interno. Non ci sono pitture di rilievo come quelle presenti, ad esempio, nelle catacombe di Santa Priscilla, ma la visita, sempre guidata, è comunque molto interessante.

La basilica costantiniana

La basilica costantiniana è l’edificio più antico dell’intero complesso, ma ne rimangono oggi soltanto dei ruderi. Si tratta di una delle pochissime basiliche circensi, cioè la cui pianta assomiglia a quella di un circo romano, ma a rendere questo luogo ancora più interessante è il suo forte legame con il culto dei morti. Fatto realizzare da Costantina, figlia dell’imperatore Costantino, in effetti era essenzialmente un cimitero coperto, un luogo profondamente diverso da quello che intendiamo oggi quando pensiamo a una basilica cristiana.

La figlia del primo imperatore cristiano era probabilmente molto devota a Sant’Agnese, per via di una guarigione, e ordinò la costruzione della basilica su un terreno vicino alla tomba della martire. Nello stesso luogo fra l’altro esisteva una necropoli pagana, risalente al II secolo, che venne sostanzialmente distrutta per poter realizzare il nuovo edificio. Si continuò però ad utilizzare questi spazi per il culto dei morti, dal momento che nella basilica si seppellivano i fedeli e si tenevano banchetti funebri. Molti mausolei furono poi probabilmente costruiti nella zona, ma andarono persi nel tempo. Costantina stessa fece realizzare la propria tomba nelle immediate vicinanze della basilica: è proprio il famoso mausoleo di Santa Costanza.

Basilica costantiniana

Purtroppo, nei secoli la basilica costantiniana cadde in rovina. Si sa che fra la fine del V secolo e l’inizio del VI Papa Simmaco commissionò degli interventi di restauro, che gli valsero in seguito la rappresentazione nel mosaico della basilica. L’edificio però fu poi abbandonato, probabilmente proprio quando fu costruita la nuova chiesa da Onorio I. Di fatto oggi non rimane quasi nulla e quando vi si entra ci si ritrova in un prato dove crescono rigogliosi pini e cipressi. Una piccola chicca: pare che per un periodo, all’interno di questo spazio, ci sia stato un frutteto e che vi venissero allevate le api!

Il mausoleo di Santa Costanza

Il mausoleo dei Santa Costanza, al contrario della basilica costantiniana, si è conservato molto bene. Anzi, è uno degli edifici romani meglio conservati in assoluto. La sua fortuna è stata dettata da un fatto molto semplice: fu trasformato in una chiesa. Dal momento però che non era questa la sua iniziale funzione, anche come chiesa ha una peculiarità non indifferente. Mi riferisco alla sua pianta circolare, davvero poco comune.

Mausoleo di Santa Costanza - interno

Come già detto, il mausoleo di Santa Costanza non è altro che la tomba che Costantina (o Costanza), oggi venerata come santa dalla Chiesa cattolica, fece erigere per se stessa. Qui venne infatti sepolta all’interno di un magnifico sarcofago di porfido rosso, oggi sostituito da una copia (l’originale è conservato nei Musei Vaticani). Insieme a lei venne seppellita anche sua sorella Elena, il cui sarcofago è però andato perduto.

Ma la parte più bella è costituita forse dai mosaici che decorano la volta del deambulatorio, originali del IV secolo. Anche la cupola aveva in origine una decorazione musiva, sostituita però nel 1620 con degli affreschi perchè ormai deteriorata. Ad ogni modo, poichè i mosaici rappresentano molte scene di vendemmia, per lungo tempo si è creduto che questo luogo fosse stato un tempio dedicato a Bacco! In realtà le immagini sono un tipico esempio di temi pagani adattati alla tradizione cristiana.

Personalmente trovo che questa chiesa abbia un fascino straordinario. Il modo in cui la luce filtra all’interno, dando luogo a un forte contrasto con la penombra, crea un’atmosfera quasi suggestiva, che invita alla contemplazione e lascia un senso di stupore e ammirazione. Per me si tratta senza dubbio di una delle chiese più belle di Roma.

Mausoleo di Santa Costanza - mosaici

Informazioni utili per la visita del complesso di Sant’Agnese e del mausoleo di Santa Costanza

Dei vari edifici e spazi compresi all’interno del complesso, solo la basilica onoriana e il mausoleo sono accessibili liberamente. Nelle catacombe e nella basilica costantiniana si può invece entrare soltanto prendendo parte a una visita guidata, che comprende anche l’accesso, in apertura speciale, al matroneo della basilica e al battistero di Pio IX.

Nei paragrafi che seguono ho raccolto tutte le informazioni utili per organizzare la visita. Consiglio comunque di verificare eventuali modifiche degli orari di apertura o delle visite guidate sul sito ufficiale della parrocchia. Potrebbero infatti variare, soprattutto in questo periodo a causa delle restrizioni legate alla pandemia di COVID. Quando abbiamo visitato noi il complesso, ad esempio, non era purtroppo possibile visitare il battistero di Pio IX.

Basilica di Sant’Agnese fuori le mura – orari di apertura

La basilica di Sant’Agnese fuori le mura è aperta con i seguenti orari:

  • dal lunedì al sabato: 09.00-12.00 / 15.00-19.00
  • domenica: 15.00-19.00

L’ingresso è libero e gratuito, ma non è consentito ai visitatori durante le celebrazioni religiose.

Mausoleo di Santa Costanza – orari di apertura

Il mausoleo di Santa Costanza è aperto con i seguenti orari:

  • tutti i giorni: 9.00-12.00 / 15.00-18.00

L’ingresso è libero e gratuito, ma non è consentito ai visitatori durante le celebrazioni religiose.

Visita guidata di Sant’Agnese e Santa Costanza – orari, costi e prenotazioni

La visita guidata del complesso di Sant’Agnese fuori le mura è condotta dalle guide ufficiali di Sant’Agnese, specializzate in archeologia, che sono le uniche a poter accompagnare i visitatori all’interno di alcuni luoghi normalmente chiusi al pubblico. La visita infatti, della durata di circa un’ora, comprende:

  • la basilica di Sant’Agnese fuori le mura
  • il matroneo della basilica di Sant’Agnese (apertura speciale)
  • il mausoleo di Santa Costanza
  • la basilica costantiniana (apertura speciale)
  • il battistero di Pio IX (apertura speciale)
  • le catacombe

Le visite possono essere tenute in italiano oppure in inglese.

Va però segnalato che, purtroppo, per le persone in sedia a rotelle non è possibile accedere alle catacombe.

Visita guidata – giorni e orari

Le visite guidate si svolgono dal giovedì alla domenica all’interno delle seguenti fasce orarie:

  • giovedì e venerdì: 09.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00
  • sabato: 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
  • domenica: 15.00 – 18.00

Il tour parte ad ogni ora, quindi l’ultima visita del mattino parte alle 11.00 e l’ultima visita pomeridiana alle 17.00 (alle 18.00 il sabato).

Non sono previste visite nei seguenti giorni: 1 gennaio, Pasqua, Ferragosto, Natale.

Visita guidata – biglietti

Il biglietto per prendere parte alla visita guidata (collettiva) del complesso di Sant’Agnese e del mausoleo di Santa Costanza costa:

  • 10,00€ – biglietto ordinario
  • 5,00€ – biglietto ridotto (religiosi, guide turistiche, residenti nel II municipio di Roma)
  • gratuito – bambini fino a 13 anni, diversamente abili e accompagnatore, studenti del PIAC

È possibile anche chiedere di effettuare una visita guidata privata. Essa ha un costo di 50,00€ per gruppi fino a 5 persone e di 80,00€ per gruppi fino a 10 persone.

Visita guidata – prenotazioni e informazioni

Per prenotare la propria partecipazione alla visita guidata è sufficiente inviare una mail all’indirizzo catacombe@santagnese.net, indicando i nominativi e i recapiti telefonici dei partecipanti e chiedendo la disponibilità nei propri giorni e orari di preferenza (tra quelli indicati sopra). Noi abbiamo prenotato in questo modo e ci ha davvero colpito positivamente la rapidità e la gentilezza con cui abbiamo ricevuto risposta. Prenotando via mail è possibile poi acquistare il biglietto direttamente al momento della visita, pagando in contanti.

In alternativa è possibile prenotare online (cliccando QUI) e acquistare il biglietto direttamente all’atto della prenotazione con carta di credito o debito, pagando una maggiorazione di 1,00€ per i costi di servizio.

La prenotazione della visita guidata è obbligatoria per gruppi composti da più di 7 persone. Ad ogni modo io consiglierei di prenotare anche per singole persone.

Qualunque altra informazione può essere richiesta scrivendo una mail all’indirizzo catacombe@santagnese.net.

Sarcofago di Santa Costanza

Come arrivare

Ci sono due diversi ingressi al complesso, uno in via Nomentana 349 e l’altro in via di Sant’Agnese 3. Per le visite guidate recatevi presso quest’ultimo ed entrando, sulla sinistra, troverete l’ufficio delle guide, dove sono anche venduti dei souvenir.

Con i mezzi pubblici

Per raggiungere il complesso con i mezzi pubblici avete due possibilità: la metropolitana e l’autobus.

La fermata della metro più vicina è quella di Sant’Agnese/Annibaliano, sulla linea B1. Da lì sono meno di 300m a piedi lungo via di Sant’Agnese.

Se invece preferite prendere l’autobus, le fermate più vicine sono due, entrambe su via Nomentana. Una è indicata come “Nomentana/Sant’Agnese” e si trova praticamente davanti all’ingresso del complesso, l’altra è chiamata invece “Nomentana/XXI Aprile” e dista circa 300m dalla basilica. Le linee che fermano qui sono 4:

  • 66 – linea urbana – partenza dalla stazione Termini, fermata “Nomentana/Sant’Agnese”
  • 82 – linea urbana – partenza dalla stazione Termini, fermata “Nomentana/Sant’Agnese”
  • 90 – linea espressa – partenza dalla stazione Termini, fermata “Nomentana/XXI Aprile”
  • 60 – linea espressa – partenza da piazza Venezia, fermata “Nomentana/XXI Aprile”

Tenete presente che le linee urbane fanno più fermate di quelle espresse e sono quindi generalmente più lente.

In auto – dove parcheggiare

Purtroppo a Roma l’auto è spesso l’alternativa più comoda, ma comporta il notevole problema di dove lasciare la macchina una volta arrivati. In questa zona non è facile trovare parcheggio, quindi se decidete di raggiungere il mausoleo di Santa Costanza in auto siate preparati ad avere pazienza.

Fate anche attenzione ai divieti di sosta. Se trovate spazio sulle strisce blu, ricordatevi di pagare presso le macchinette o con una delle tante app che lo consentono e poi di esporre la ricevuta.

Se all’ennesimo giro dell’isolato non avete trovato posto, potete considerare l’autorimessa Punto Parking, un parcheggio a ore che si trova in via Ghirza, piccola traversa di via di Sant’Agnese.

Cosa vedere nei dintorni

Se dopo la visita di questo complesso avete ancora voglia di riempirvi gli occhi di bellezza, non c’è bisogno di andare lontano. A poca distanza infatti, appena 1 km, si trova Villa Torlonia, a mio avviso uno dei parchi più belli di Roma. Al suo interno ci sono fra l’altro alcuni edifici molto particolari, due dei quali ospitano oggi dei musei, e di recente è stata finalmente aperta al pubblico la Serra Moresca, ispirata all’Alhambra di Granada.

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