Turismo etico, responsabile e sostenibile: come ridurre l’impatto dei propri viaggi

Turismo etico, responsabile e sostenibile: come ridurre l’impatto dei propri viaggi

Da un po’ di tempo volevo iniziare a parlare sul blog di un argomento che mi sta davvero a cuore: il turismo sostenibile ed etico. Continuavo a rimandare, anche perchè non sono certo un’esperta e in più ci sarebbero così tante cose da dire sull’argomento che non sapevo bene da dove cominciare. La mia amica Francesca del blog Chicks and Trips si è però offerta di farlo al posto mio. E lo ha fatto alla grande, perchè in questo articolo troverete tanti consigli utili se volete iniziare a viaggiare in modo più etico e sostenibile!


È tempo di cambiare il modo in cui si viaggia. Vogliamo mantenere il divertimento, ma alleggerire (e parecchio) il nostro impatto ambientale per viaggiare in maniera sostenibile ed etica.

Viaggiare è un fatto della vita e, come tutti i fatti della vita, cambia e si evolve.

Per essere una evoluzione positiva deve necessariamente guardare all’impatto ambientale e culturale.
Soprattutto deve restituire all’economia locale quello che il viaggiatore prende in esperienza ed emozioni.

È possibile diventare dei turisti responsabili e rispettosi dell’ambiente? Avere un minore impatto e mantenere il divertimento, l’emozione e le belle sensazioni che viaggiare ci regala?

Sì, se si sa come fare.

Turismo sostenibile o insostenibile? Castelluccio di Norcia - fioritura 2020

Turismo sostenibile, etico ed ecoturismo: le basi

Partiamo dalle basi che deve avere il turista etico e conscio dei problemi ambientali che il suo girovagare comporta:

  • scelta dell’hotel: scegliere hotel che impiegano personale del posto, che fanno scelte ecologiche e che sono certificati dalle più famose ONLUS green è sempre una buona partenza. Basta digitare su Google “GREEN HOTEL” e vi si aprirà un mondo. Si possono usare aggregatori come ecobnb, che selezionano direttamente le strutture più ecologiche, senza che ne risenta la qualità dell’ospitalità.

Ci sono cose che possiamo fare anche quando siamo sul posto (e che dovremmo fare anche a casa): spegnere sempre le luci quando si lascia la stanza, non farsi cambiare le salviette o le lenzuola tutti i giorni, fare docce brevi per non sprecare acqua potabile oppure usare il meno possibile l’aria condizionata.
E comunque spegnerla sempre quando non siamo nella stanza.

  • trasporti: l’aereo è il mezzo con il più alto impatto ambientale (insieme alla nave da crociera, di cui parlerò più avanti), ma ci sono atteggiamenti da tenere che lo possono ridurre: viaggiare leggeri, scegliere voli diretti e viaggiare in classe economica. Quest’ultima non ve l’aspettavate, vero? Ebbene sì, invece di sentirci dei pezzenti a essere caricati nel carro bestiame (come io chiamo la classe turistica), siamo dei viaggiatori eco-attenti, perché le classi superiori utilizzano fino a 5 volte il carburante della classe turistica, che è quindi molto più sostenibile. Tiè!
  • mai usare un mezzo proprio, o comunque farlo il meno possibile: se si viaggia in città il trasporto pubblico aiuta a ridurre il nostro impatto sul luogo e ci fa conoscere gli abitanti del posto e il loro modo di vivere.
  • nello scegliere i trasporti poi è sempre bene organizzare la logistica in maniera impeccabile: pianificare in anticipo gli spostamenti, non farne di inutili e prendere i mezzi più ecologici possibile.
Amazzonia fiume

Viaggio sostenibile: piccoli accorgimenti per un uomo, grande beneficio per l’umanità!

Noi viaggiatori curiosi dobbiamo fare la nostra parte.
Se riusciamo ad adottare determinati comportamenti in maniera sistematica, possiamo fare la differenza.
Vi faccio alcuni esempi.

  • Shopping etico: acquistare prodotti di artigianato locale, magari fatti sul luogo da cooperative eco-solidali (e anche equo-solidali), è un ottimo metodo per restituire denaro alla comunità che ci sta ospitando.

La stessa cosa per quanto riguarda i tour e le guide: local is better. Tutto quello che è locale, aiuta le persone del posto che stiamo visitando ed è quindi più etico e sostenibile. Credetemi, è una bella sensazione.

  • Evitare le crociere: vale non solo per quanto riguarda il mezzo di trasporto in sé, visto che le navi da crociera sono quanto di più distruttivo e inquinante per il mare possa esistere. Ma anche perché le attività sono tutte programmate in fretta, si passa da una tappa all’altra senza sosta. È orribile dal punto di vista dell’impatto ambientale e i ricavi non restano alla popolazione locale. Il risultato è di sovraffollare luoghi bellissimi che meritano molto di più.
    Non parlo neanche dei lavoratori delle compagnie da crociera sottopagati e tenuti tipo schiavi 24 ore su 24, alla mercé di turisti distratti.

Meglio viaggiare più lentamente. Il nostro portafoglio, l’ambiente e l’economia locale ringrazieranno.

Prendersi cura degli animali del luogo

Che si sia amanti degli animali o meno, prendersi cura della natura e dei suoi abitanti, non è un’opzione.

Va fatto e basta.

Per questo, essere consapevoli di come vengono sfruttati è sempre utile per evitare la nostra responsabilità al riguardo.

E non pensiate mai che, se una cosa non è stata ordinata specificamente da voi, non vi riguardi: se c’è chi vende, è sempre perché c’è chi compra.

Quindi si deve porre attenzione a come sono fatti i souvenir, o di cosa sono fatti.
Così come è bene evitare di mangiare piatti che al momento ci sembrano esotici, ma che mettono in pericolo una specie vivente. Volete un esempio? La carne di balena (cetaceo in estinzione) mangiata tranquillamente nel civilissimo Giappone.

Altre cose da evitare assolutamente:

gli street vendors con animali selvatici al seguito (per esempio le scimmiette o gli incantatori di serpenti). Non date loro soldi per non incoraggiare questo tipo di comportamenti.

incontri o le passeggiate con gli animali selvatici. Sono apparentemente docili solo per il terrore di essere picchiati. Mai andare nella giungla sopra gli elefanti, mai fare le passeggiate con i leoni, mai farsi una foto a cavallo di una tigre incatenata al suolo.

Sono pratiche abominevoli, delle quali siamo corresponsabili se vi partecipiamo anche noi o ci fermiamo anche solo a guardare.

Lo so che vedere un animale selvatico addomesticato fa venire la voglia di accarezzarlo o di comprargli il cibo, ma per il suo bene, non fatelo.
Incoraggereste solo la persona che l’ha strappato alla sua vita naturale per farlo finire in un mercato.

Se avete voglia di incontri con animali esotici, cercate un rifugio o un centro che ne aiuti la specie o il reinserimento in natura. Ce ne sono centinaia e l’esperienza è davvero meravigliosa, anche se non comporta (e non deve mai comportare) l’interazione diretta.

Lama in Bolivia
(questi lama sono animali domestici, ma vi tengono d’occhio: niente interazioni con animali selvatici!)

Minimizzare la spazzatura che produciamo

Anche in questo caso, è un consiglio utile perfino quando siamo a casa nostra.
Come fare?

Il primo comportamento da tenere è di evitare (nei paesi in cui si può) di acquistare acqua in bottiglia e di portare con sé una bottiglia riutilizzabile da viaggio. Io preferisco usare una di quelle pieghevoli, perché man mano che l’acqua finisce, prendono meno posto.
La stessa cosa vale con i bicchieri, per gli amanti del caffè da asporto in ogni lago e in ogni luogo: portare un bicchiere riutilizzabile è meglio che prenderne mille da asporto.

Questa è una novità degli ultimi tempi per me (grazie coronavirus!), ma non riesco più a bere dalla lattina, come facevo una volta. È vero che, essendo ammassate nei magazzini e maneggiate da chiunque, non è che le lattine di bibite siano mai state pulite, ma ora ho proprio il rifiuto. Mi vengono in aiuto le cannucce riutilizzabili. Non avevo idea che esistessero, ma da usare in viaggio (e anche a casa) sono comode ed ecologiche! Si possono infatti lavare (hanno il loro scovolino incluso nella confezione) e riutilizzare per sempre. For evah and evah!

Oppure c’è la versione in bambù, se volete usarle una volta e basta, senza produrre plastica.

Se siamo amanti dello shopping, portare dietro una responsible bag è una cosa intelligente da fare. Non prendono spazio e sono sempre utili. Come i sacchi per infilare i costumi bagnati che esistono di ogni forma, grandezza e colore.

Usare creme solari o repellenti per insetti biodegradabili

Questa è un’informazione che ho saputo solo di recente. La crema solare protettiva, se non è quella giusta, danneggia l’ecosistema marino. È sempre bene comprarne una che sia totalmente biodegradabile: farà bene a noi e al mare. Ce ne sono tantissime e personalmente ho provato quelle di Caudalie, una marca che uso tanto e con la quale mi trovo sempre bene.

Lo stesso discorso vale per la crema repellenti per gli insetti.

Leggi anche: Prendersi cura della pelle in viaggio

Turismo sostenibile - crema solare

Igiene personale e il viaggio sostenibile

E per l’igiene personale, come la mettiamo?

Si può fare tanto, anche in questo settore. Invece di portare barattoli di plastica, si possono usare gli shampoo solidi che sono comodi, biodegradabili, ecologici, leggeri e sono trasportabili anche nel bagaglio a mano.
La stessa cosa vale per tutti gli altri detergenti per l’igiene personale, incluso il dentifricio. Ho usato la prima volta il dentifricio solido di LUSH ed è utilissimo, soprattutto perché molto leggero e non produce spazzatura (non c’è il tubetto!).

Spazzolino da denti in bambù: lo uso da una vita e non vi è alcuna differenza con l’omonimo in plastica. Se non che, dopo che ha fatto il suo corso, lo smaltisco nell’umido e non nella plastica. Sono ecologici, efficaci e biodegradabili.


Come vedete non bisogna fare delle rinunce incredibili per avere un minore impatto ambientale. Basta pensare a quello che si fa ed essere accorti. Avete altri consigli da dare? Voi che fate per essere dei viaggiatori responsabili?

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