Lampedusa o Linosa: quale delle isole Pelagie scegliere?

Lampedusa o Linosa: quale delle isole Pelagie scegliere?

Le isole Pelagie hanno “salvato” le nostre vacanze estive per ben due volte. Quattro anni fa, nel 2016, per vari motivi ci eravamo ridotti all’ultimo momento a organizzare il nostro viaggio. Volevamo andare in Scozia, ma ormai tutto ciò che avremmo potuto permetterci era prenotato. Anzi, in qualche caso era tutto prenotato e basta. Quel viaggio on the road nelle Highlands scozzesi lo abbiamo poi fatto l’anno successivo, prenotando però tutto fra gennaio e febbraio.

Intanto, la provvidenziale soluzione fu optare per il Linosa Campus, un’esperienza che non dimenticheremo mai e che purtroppo non è più possibile fare. Quello del 2016 è stato l’ultimo Campus organizzato. I 10 giorni trascorsi lì, fra immersioni, esperienze fotografiche e camminate alla scoperta della natura dell’isola, ci hanno fatto innamorare di Linosa. Unico dispiacere fu quello di non riuscire a trovare neanche un giorno in cui fare una “gita” a Lampedusa.

Il faro di Linosa

Abbiamo rimediato quest’anno. Ammetto che non è stata la nostra prima scelta, e ad essere onesti neanche la seconda. Il primo viaggio organizzato doveva essere all’estero ed è saltato a causa della pandemia. Poi il secondo, in un’altra isola siciliana, è saltato perchè la compagnia aerea ci ha arbitrariamente cancellato il volo (grazie Alitalia). A meno di due settimane dall’inizio delle ferie, non avevamo una meta. È stato allora che ci siamo ricordati del desiderio di visitare Lampedusa. Senza grandi speranze abbiamo cercato un volo che non costasse un rene… E lo abbiamo trovato! Certo, poi organizzare tutto all’ultimo minuto non è stato facilissimo, ma se vi ritrovate nella nostra stessa situazione potete dare un’occhiata alle offerte Last Minute per Lampedusa proposte da Voyage Privé e semplificarvi l’esistenza.

Ma ora veniamo al dunque. Lampedusa o Linosa: quale scegliere?

L’arcipelago delle isole Pelagie: Lampedusa, Linosa, Lampione e Isola dei Conigli

Partiamo dall’inizio. Le isole Pelagie sono l’arcipelago più meridionale d’Italia, formato da 4 isole. Dalla più grande alla più piccola ci sono: Lampedusa, Linosa, Isola dei Conigli e Lampione. Comunque, solo le due sorelle maggiori, Lampedusa e Linosa, sono abitate.

isola di Lampione
La piccola isola di Lampione, disabitata

Una particolarità che rende quasi unico questo arcipelago (ce ne sono pochi altri nel mondo con la stessa caratteristica) è il suo essere “transcontinentale”. Infatti, pur essendo tutte le isole parte del territorio italiano, geologicamente solo Linosa appartiene al continente europeo. Le altre invece si trovano sulla placca africana. Può sembrare un dettaglio da nulla, ma la diversa origine geologica di Lampedusa e Linosa le rende profondamente diverse sotto molti aspetti. Linosa è infatti un’isola di origine vulcanica, mentre Lampedusa è come una piccola scaglia staccatasi in tempi ormai lontani dall’Africa.

Una cosa speciale che Linosa e Lampedusa invece hanno in comune è che entrambe sono siti di nidifcazione della tartaruga Caretta Caretta. Questi meravigliosi abitanti del mare infatti depongono ogni anno le uova sulla spiaggia dell’Isola dei Conigli, a Lampedusa, e sulla spiaggia di Pozzolana di Ponente, a Linosa. I nidi, quando vengono individuati, vengono solitamente recintati e protetti dai volontari. È fondamentale rispettare queste protezioni per non rischiare di distruggere i nidi quando magari si scava nella sabbia per piantare il proprio ombrellone.

nido di tartaruga - Linosa

Perchè scegliere Lampedusa: spiagge, scogliere e tramonti mozzafiato

Quali sono i motivi per cui scegliere Lampedusa per una vacanza?

Il primo fra tutti è, secondo me, il suo mare. Lampedusa infatti offre molta scelta da questo punto di vista. Forse non ci sono molte spiagge di sabbia, ma la famosa spiaggia dell’Isola dei Conigli è considerata una tra le più belle al mondo e sicuramente vale il viaggio e la scarpinata che occorre fare per raggiungerla (e soprattutto poi per tornare indietro in salita a fine giornata!). Ci sono poi un’infinità di altre calette stupende, di solito con spiagge di sassi o scogli, che offrono la possibilità di godere a pieno del mare di Lampedusa. La cosa più importante è scegliere bene da quale parte dell’isola andare in base a come tira il vento. Se soffia il maestrale ad esempio, che viene da nord, è bene scegliere una delle spiagge sul lato sud dell’isola. Il mare lì sarà più calmo e l’acqua più limpida e pulita.

Lampedusa spiaggia isola dei conigli
La famosa spiaggia dell’Isola dei Conigli al mattino presto, poco dopo l’apertura

Un altro aspetto che noi abbiamo amato di Lampedusa sono le sue scenografiche scogliere. Tutto il lato nord dell’isola infatti non ha spiagge nè accessi al mare, ma solo alte scogliere, perfette da ammirare facendo una gita in barca quando c’è scirocco, un vento che spira da sud. È infatti possibile affittare una piccola barca (non serve la patente nautica), oppure prendere parte a una gita su una barca più grande. Ne vengono organizzate sia durante il giorno, con pranzo a bordo e tante soste per fare il bagno nei punti più belli, sia di sera, quando aumentano le possibilità di incontrare i delfini.

Scogliere Lampedusa

Le scogliere poi sono lo scenario perfetto per vivere momenti magici ammirando il tramonto. Anzi, i tramonti sono proprio una cosa seria a Lampedusa. Lungo la costa a nord, alta e frastagliata come direbbero i libri di geografia, si incontrano alcuni localini all’aperto dove fermarsi per l’aperitivo perfetto. Ce n’è per tutti i gusti. Dal più mondano e famoso O’Scià al più spartano e rilassato Sprizzando. A noi è piaciuto tanto anche Fuori Rotta, a metà strada fra gli altri due. Ma qualunque sia il punto da cui si sceglie di ammirarli, i tramonti di Lampedusa sono sempre mozzafiato.

Aperitivo al tramonto a Lampedusa

Infine un luogo davvero speciale dell’isola è il centro di recupero delle tartarughe marine. I volontari di questo centro fanno del loro meglio per salvare le tartarughe che vengono recuperate in mare con evidenti problemi. Uno degli esempi più comuni? Le tartarughe che hanno ingerito buste di plastica, da loro scambiate per meduse (di cui vanno ghiotte). Questi magnifici animali vengono curati e poi nuovamente liberati in mare non appena possibile. Il centro è anche visitabile, perchè i volontari fanno anche un grosso lavoro di divulgazione. La visita è molto carina e interessante anche per i bambini. Nell’estate del 2020 il centro era aperto per le visite dal lunedì al sabato tra le 17 e le 19.

Cosa non ci è piaciuto di Lampedusa

Sono in particolare due gli aspetti che non ci sono piaciuti molto di Lampedusa, quei motivi per cui sì, anche se è indubbiamente bella, non ci ha conquistati.

Il primo è che l’abbiamo trovata poco variegata, almeno in confronto a Linosa, con la quale per noi era automatico fare il paragone. Va specificato che noi non siamo grandi amanti delle vacanze al mare e a Lampedusa non c’è molto altro da fare. È facile rendersene conto già quando si arriva con l’aereo: l’isola è essenzialmente un grosso scoglio piatto in mezzo al mare. E quando dico piatto intendo davvero piatto, come una tavola. Non ci sono rilievi e l’entroterra appare quasi monocromatico. Non ci sono quindi dei bei trekking da fare, a meno di voler considerare le scarpinate sotto il sole necessarie per raggiungere alcune calette o spiagge (fra cui la famosa spiaggia dell’Isola dei Conigli).

aperitivo a Lampedusa

L’altro aspetto che non ci ha convinti è in realtà dettato dal periodo in cui ci siamo stati, me ne rendo conto. In pieno agosto Lampedusa era affollatissima. L’abbiamo trovata davvero molto turistica, più di quanto ci aspettavamo, e non in senso positivo. Di certo quindi in altri periodi si potrebbe apprezzarla molto di più, ma se volete andare a Lampedusa a luglio o agosto tenete presente che è una meta molto gettonata. Con tutto quello che ciò comporta: spiagge affollate (soprattutto le più belle/accessibili), ristoranti pieni, file un po’ ovunque, difficoltà ad affittare macchine e barche se non ci si muove in anticipo.

Perchè scegliere Linosa: natura, pace, capperi e lenticchie

Linosa, l’isola dei sogni. Queste sono le parole che recita una scritta sulla parete di un rudere sul Monte Rosso, uno dei “monti” di Linosa. E chiunque ci sia dietro quelle pennellate aveva senza dubbio ragione: Linosa è un piccolo gioiello, un luogo davvero speciale e magico.

Linosa

Di Linosa ci è rimasta nel cuore la natura, selvaggia e bella, che regna davvero sovrana. L’isola è piccolissima, eppure incredibilmente ricca e varia, piena di luoghi che sembrano finti per quanto sono belli. La caratterizzano il nero della pietra vulcanica, che contrasta di netto con le mille tonalità di azzurro del mare e del cielo, e il verde delle piante di fico d’india, coltivato praticamente ovunque sull’isola. Ma anche i colori delle sue casette squadrate, estremamente caratteristiche. Ovunque lo sguardo si posi rimane incantato, rapito.

Faraglioni - Linosa
I faraglioni di Linosa

Tante sono le attività da fare a Linosa. Si può andare a nuotare ai faraglioni, dove si gode di uno degli scorci senza dubbio più suggestivi. O fare un tuffo nelle piscine naturali. O ancora affittare una bici o scegliere un bel trekking; noi ad esempio siamo arrivati in cima al Monte Vulcano. Potrei continuare a lungo. Ci sono così tante cose da fare che, in 10 giorni, non siamo riusciti nemmeno a farle tutte!

Linosa panorama dal monte Vulcano
Il panorama di cui si gode salendo sul Monte Vulcano

E poi c’è un altro grande pregio di Linosa: la tranquillità. Anche in pieno agosto noi non l’abbiamo trovata affollata quanto Lampedusa, ma anzi piena di pace. In paese magari c’è un po’ di vita e di movimento, certo, ma ricordo con estremo piacere la calma delle serate passate al porto a chiacchierare mangiando la granita al gelsi e al limone!

Infine, se andate a Linosa, ricordatevi di assaggiare (e comprare come perfetto souvenir) i suoi prodotti più tipici: i capperi e le lenticchie.

Gli svantaggi di Linosa

Il più grande svantaggio di Linosa è che è un po’ scomoda da raggiungere. Che poi probabilmente questo è parte della sua fortuna. Essendo più difficile arrivarci, meno persone la scelgono. Però sta di fatto che il viaggio per Linosa non è dei più comodi. Le alternative sono essenzialmente solo due:

  • aereo fino a Lampedusa e poi un’ora di aliscafo per Linosa
  • macchina/pullman/qualunque altro mezzo fino a Porto Empedocle e poi da lì 3 ore di aliscafo fino a Linosa

Noi quando ci siamo stati abbiamo fatto un viaggio della speranza: pullman da Roma a Porto Empedocle e poi aliscafo, con una lunga attesa nel mezzo. Perchè in ogni caso il problema diventa far combaciare gli orari dei vari collegamenti. E poi bisogna sperare che non ci siano problemi con l’aliscafo o il traghetto: in caso di mare molto mosso non partono.

fichi d'india a Linosa

Altro lato negativo, almeno per alcuni, è il fatto che a Linosa c’è una sola spiaggia sabbiosa, la famosa Cala Pozzolana di Ponente dove le caretta caretta vanno a deporre le uova. Si tratta fra l’altro di una spiaggia particolare, perchè la sabbia è molto scura. Ci sono poi altre calette dove andare per godersi il mare, ma sono poche, piccole e onestamente a Linosa trovo che ci sia di molto meglio da fare.

Infine una cosa che a Linosa purtroppo ora manca e che invece a Lampedusa c’è, è il centro di recupero delle tartarughe marine. Quando noi siamo stati a Linosa, nel 2016, anche lì c’era un piccolo centro. Ci era piaciuto molto visitarlo e anzi, era stato molto emozionante. Anche perchè eravamo gli unici visitatori e la veterinaria che in quel momento si trovava lì era stata gentilissima e ci aveva raccontato e spiegato moltissime cose. Purtroppo però il centro è stato poi chiuso.

tartaruga liberata Linosa
I volontari del centro di recupero di Linosa liberano una tartaruga che è stata curata

Lampedusa e Linosa, un paradiso per le immersioni nel Mediterraneo

Il vero motivo però per cui siamo stati sia a Linosa che a Lampedusa sono le immersioni. Per gli appassionati di sub le isole Pelagie sono veri gioielli, sicuramente tra i luoghi più belli del Mediterraneo in cui immergersi. E su questo punto onestamente penso sia un vero pareggio, perchè entrambe le isole offrono fondali belli e pieni di pesci.

A Linosa è particolarmente amata dai sub l’immersione a Secchitella. Si tratta di una secca piuttosto estesa, spaccata in due da un canyon profondo. Tra le piccole grotte e le terrazze di roccia lavica si ammirano pesci di vario genere. Ricciole, cernie (ne abbiamo viste alcune davvero enormi!), dentici, tonni, barracuda: impossibile annoiarsi.

immersione Madonnina Lampedusa
Immersione alla Madonnina di Lampedusa

A Lampedusa invece l’immersione più ambita è quella a Lampione, che non sempre è possibile fare a causa della corrente. Noi lì ci siamo divertiti tantissimo. Un’immersione in corrente davvero bella. Tanti pesci: cernie, ricciole, dentici, ma anche il bellissimo pesce civetta, con le sue “ali” dal bordo blu. Purtroppo poi noi siamo stati sfortunati e non siamo riusciti a vedere i più famosi inquilini dei fondali di Lampione, gli squali grigi. Vorrà dire che dovremo tornarci.

Bilancio finale: meglio Lampedusa o Linosa?

Credo che la mia preferenza personale sia emersa chiaramente. A Linosa ho davvero lasciato un pezzetto di cuore, completamente stregato da quel piccolo gioiello. Lampedusa invece mi è piaciuta, certo, e in particolare i suoi tramonti mi resteranno sempre impressi, ma non è riuscita a conquistarmi davvero.

La vera risposta alla domanda però è che dipende. Dipende da che tipo di vacanza si sta cercando e si preferisce.

Lampedusa

Lampedusa è certamente più comoda sotto vari aspetti e secondo me è senza dubbio la meta da scegliere se quello che si vuole è una vacanza al mare vera e propria. Lì ci sono molte più spiagge e calette, in una settimana se ne possono vedere anche due al giorno senza averle comunque viste tutte. C’è anche più vita sociale, con molti più ristoranti, bar e locali dove godersi un aperitivo.

Linosa è selvaggia, è incontaminata. Bisogna impegnarsi di più per raggiungerla e certamente non si presta bene se si vuole una vacanza di puro relax. Però è perfetta per chi ama la natura e anche il mare, ma si annoia tremendamente stando in spiaggia a prendere il sole.

Concludo però con un’ultima osservazione: tutto sommato, perchè non sceglierle entrambe?

Disclaimer

Questo articolo è stato sponsorizzato da Voyage Privé.

Ciò non influisce minimamente sui pareri espressi, che restano i nostri, personali e sinceri.

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